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Il giovane Gabigol continua a far parlare di sé per lo scarsissimo minutaggio collezionato fino a questo momento. Ivan Zazzaroni, attraverso il sito del Corriere dello Sport, ha reso la sua versione sull'arrivo in Italia del brasiliano, rispondendo ad un articolo del Corriere della Sera di questa mattina (Clicca qui per leggerlo) : "Kia non l’ha suggerito: l’ha proprio imposto e concluso, e non mi spingo oltre. Ausilio e Gardini, nell’estate 2016, madre di tutte le confusioni interiste, Gabigol e a quel prezzo l’hanno subìto e dovuto ingoiare.
Premesso che non sono amico di Ausilio e non ho mai avuto il piacere di parlare con Gardini, segnalo che “frequento” con una certa assiduità e con attenzione il mercato brasiliano, in quel Paese ho vissuto lavorando anche nel calcio, e posso garantire che nella fase in cui l’Inter tentava inutilmente di strappare Gabriel Jesus al City, Kia lanciò al cinese di riferimento l’idea di puntare su Gabigol. Ausilio si recò effettivamente in Brasile, come ricorda il Corriere, ma fu obbligatoriamente assistito da Giuliano Bertolucci, socio di Kia e amico di Wagner Ribeiro, agente dell’attaccante. Bertolucci portò a buon fine la trattativa e non per simpatia o per amore della poesia di Carlos Drummond de Andrade.
Nessuna polemica, solo un semplice (e utile?) chiarimento".
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