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settore giovanileinter femminile
Fratello d'arte, ma in realtà si dovrebbe dirlo per Javier. Infatti, Sergio Ariel Zanetti, da questa nuova stagione al servizio dell'Inter come allenatore della Juniores Berretti, è il fratello maggiore del capitano, di sei anni più anziano, essendo nato ad Avellaneda il 22 novembre 1967. Stesse gambe resistenti alla fatica, stessa passione per il calcio, stessa longevità agonistica: Sergio, difensore, ha 'chiuso' a 38 anni in Svizzera, al Locarno dopo aver indossato anche la maglia del Bellinzona, ma la sua lunga e importante carriera è stata tracciata soprattutto in Argentina, 568 partite da professionista, Deportivo e Racing Club Avellaneda le sue squadre. Dal 2005 ha imboccato la strada della panchina: tutti i corsi di preparazione (ha frequentato il Master di Coverciano con Leonardo), quindi due stagioni alla Pro Sesto (Esordienti e Allievi Nazionali), a Monza (Allievi Nazionali), una alla Pro Patria (Giovanissimi Nazionali) e l'ultima a Como (Allievi Nazionali).
Stamane, al centro sportivo "Angelo Moratti", Sergio è entrata per la prima volta da allenatore nerazzurro dopo tante visite da fratello di capitan Javier. Zanetti senior guida la Juniores Berretti, la terza squadra dell'Inter, una formazione che ritorna dopo qualche anno nel Settore Giovanile, seppur con un'impostazione diversa rispetto a quella che molti altri club daranno alla categoria. Infatti, la Juniores nerazzurra sarà formata da ragazzi molti giovani (al massimo classe 1994) e sarà direttamente collegata con la Primavera, per un ricambio continuo di calciatori e informazioni, forse degli stessi allenamenti.
"È un'esperienza davvero importante - racconta Sergio a www.inter.it -. Dobbiamo completare la formazione agonistica dei ragazzi, infatti stiamo basando la preparazione estiva su due concetti importanti: sacrificio e disponibilità. Siamo stati in ritiro a Trento, abbiamo lavorato bene, abbiamo formato il gruppo anche se, come faremo per tutta la stagione, molti ragazzi, ben undici, erano già aggregati alla Primavera. In campionato - conclude Zanetti senior - sicuramente ci troveremo davanti gruppi più anziani del nostro, ma non sarà un problema. A quest'età, infatti, bisogna imparare soprattutto a superare le difficoltà senza paura".
E senza paura, pur priva di otto calciatori (appunto aggregati alla Primavera), la squadra di Sergio (4-3-3 nel primo tempo, quello più attendibile) ha retto l'impatto con la prima squadra, mettendo in luce alcuni concetti cari al suo allenatore: impostazione del gioco da dietro senza lanci lunghi, circolazione veloce nel possesso palla e verticalizzazioni, sovrapposizioni sulle corsie esterne, inserimenti dei centrocampisti, spirito offensivo e partecipazione collettiva alla fase difensiva (resta 'alto' solo il centravanti). "Nei prossimi giorni andremo a giocare un torneo in Romania, tre gare in tre giorni, per completare la preparazione estiva e farci trovare sempre a disposizione": un classico, 'alla Zanetti'.
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