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settore giovanileinter femminile
"Non abbiamo ancora vinto? Come dice Arrigo Sacchi: non è tutto. Conta crescere come squadra e come movimento. E la nostra Under 17 in finale è arrivata senza trucchi ma con talento e organizzazione. Per questo il loro lampo fa luce." In un articolo uscito sulla Gazzetta dello Sport si analizza il momento buio del calcio italiano nel quale la nazionale U17 è riuscita comunque a raggiungere un traguardo storico. Un evento che non si è verificato nei migliori momenti che ha avuto il calcio italiano. Sarà un segno?
Un segno che "non è casuale ma arriva dopo una rimonta del Milan firmata con un attacco di ventenni. Non l’unico segnale ma il più evidente. Andiamo oltre, su 18 azzurrini 6 sono dell’Inter di Massimo Moratti, che forse un giorno scoprirà come sfruttare anche a San Siro e in maglia nerazzurra il grande lavoro del suo vivaio che da anni macina risultati e rifinisce talenti. Come Balotelli, Longo e Destro." L'Inter parte in qualche modo avvantaggiata perché ha alle spalle un lavoro sul settore giovanile già collaudato. I frutti sono sotto gli occhi di tutti. La crisi potrebbe quindi, per assurdo, convincere il calcio italiano a lavorare sui giovani e sul movimento in maniera efficace. Ci vuole più determinazione. Ci vuole più coraggio.
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