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settore giovanileinter femminile
Abdoullaye Traoré, classe 2000, ha deciso il derby che ha consegnato il Memorial Scirea all'Inter. Un gol da grande, con un'esultanza da grande: i numeri che ha mostrato in questo torneo gli sono valsi il premio come miglior giocatore. Nato in Costa d'Avorio, si è trasferito in Italia nel 2011 e ha iniziato a giocare alla Fiorente Grassobbio, dove l'ha scovato l'Inter. Oltre ad Abdou (come lo chiamano tutti a Interello), i Giovanissimi nerazzurri possono vantare diversi talenti da tenere d'occhio anche in ottica futura. Come per esempio Matteo Lazzarini, classe '99, al quale la Gazzetta dello Sport attribuisce notevoli qualità: un giocatore guida in mezzo al campo, che sa alternare con raziocinio il lancio diretto verso la punta che viene a fare la sponda, la verticalizzazione nello spazio o una sapiente gestione del giro-palla. E poi c'è Federico Valietti, anche lui classe '99, che ha ben guidato la linea dietro dei nerazzurri, non disdegnando la fase di rilancio dell’azione, forse abusando un poco delle sue enormi capacità di palleggio, che fanno intravedere un possibile futuro da centrocampista, vista anche l’eleganza della corsa di questo ragazzo che è all’Inter da sempre. Dai pulcini, per l'esattezza. E ancora Mattia Poletto, Enrico Celeghin e Pio Francesco Russo. Sono i ragazzi dei Giovanissimi. Ragazzi, secondo la Rosea, che fanno pensare a giocatori futuribili. Ragazzi dei quali sicuramente sentiremo ancora parlare...
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