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Quali sono i tuoi giocatori di riferimento?
—«Mi ricordo che da piccola quando giocavo facevo finta di essere Eto’o o Milito, della rosa attuale invece mi piace molto Barella. Per quanto riguarda il calcio femminile mi piace molto il modo di giocare di Alexia Putellas, nella partita tra Italia e Spagna vedendola da vicino mi ha molto colpita».
Quali sono stati il momento più difficile e quello più bello della tua carriera?
—«I momenti più difficili della mia carriera sono stati i due infortuni al crociato, soprattutto il secondo. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino, sia a livello fisico che mentale. I momenti belli sono stati diversi, in particolare ricordo la finale di Supercoppa con il Brescia, a 16 anni mister Piovani mi ha fatto esordire da titolare e giocare tutta la partita e quella vittoria è stata molto emozionante».
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