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Inter Women, Tomaselli: “Queste le mie caratteristiche. In costante sfida con me stessa”

Inter Women, Tomaselli: “Queste le mie caratteristiche. In costante sfida con me stessa” - immagine 1
Nuovo rinforzo dell’Inter Women, la giocatrice si racconta nel Matchday Programme
Gianni Pampinella Redattore 

Martina Tomaselli è il nuovo rinforzo dell’Inter Women, Martina Tomaselli. La giocatrice è la protagonista del Matchday Programme. "Sono una giocatrice che si mette tanto a disposizione della squadra e dello staff. Mi piace rompere il gioco avversario per poi far ripartire la nostra azione d’attacco. Le mie migliori qualità credo siano l’inserimento e l’aggressività in campo. Sono in costante sfida con me stessa, lavoro per migliorarmi e fare qualcosa in più rispetto al giorno prima: devo uscire dal campo orgogliosa di quello che ho fatto".

Come è nata la tua passione per il calcio?

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«Da bambina giocavo in giardino con mio fratello più grande, poi andavo sempre a vederlo agli allenamenti fino a quando il suo allenatore mi ha chiesto se volevo allenarmi con loro e ho detto subito di sì. Il mio sogno nel cassetto era quello di giocare con la Nazionale, poi divertirmi dando sempre il meglio in campo è sempre stato qualcosa di importante, anche oggi».


Inter Women, Tomaselli: “Queste le mie caratteristiche. In costante sfida con me stessa” - immagine 1

Quali sono i tuoi giocatori di riferimento?

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«Mi ricordo che da piccola quando giocavo facevo finta di essere Eto’o o Milito, della rosa attuale invece mi piace molto Barella. Per quanto riguarda il calcio femminile mi piace molto il modo di giocare di Alexia Putellas, nella partita tra Italia e Spagna vedendola da vicino mi ha molto colpita».

Quali sono stati il momento più difficile e quello più bello della tua carriera?

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«I momenti più difficili della mia carriera sono stati i due infortuni al crociato, soprattutto il secondo. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino, sia a livello fisico che mentale. I momenti belli sono stati diversi, in particolare ricordo la finale di Supercoppa con il Brescia, a 16 anni mister Piovani mi ha fatto esordire da titolare e giocare tutta la partita e quella vittoria è stata molto emozionante».

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