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Pistocchi: “Giustamente i giocatori si lamentano per le troppe partite, ma dimenticano una cosa”
Continuano a far parlare le dichiarazioni Bernardo Silva. In un'intervista a Record, il centrocampista del Manchester City ha posto l'attenzione sulle tante gare che i giocatori sono costretti a giocare in una stagione. "Il calendario è completamente pazzesco. In Champions League se non ti qualifichi agli ottavi devi giocare ancora due partite. Va bene che le squadre siano più numerose, ma non dico che sia facile. Non è stato facile. Trascorro pochissimo tempo con la mia famiglia e i miei amici. Il carico di partite a cui siamo sottoposti è assolutamente assurdo".
Su X Maurizio Pistocchi commenta le parole del portoghese: "I calciatori, giustamente, si lamentano per le troppe partite, tra campionati, coppe e nazionali, ma dimenticano che i club sono costretti a giocare sempre di più per retribuire loro e i loro procuratori, che hanno contratti ormai fuori da ogni logica e controllo. Una spirale che, alla fine, trasformerà il calcio in uno schema Ponzi senza limiti e confini. Vero che nessuno obbliga i club a stabilire questi accordi, e che quindi c’è una responsabilità a monte dei Presidenti, ma i calciatori dovrebbero fare un passo indietro per cercare di ridare a questo sport un equilibrio finanziario, magari riducendo del 20-30% i loro stipendi, la Uefa applicare regole più severe per la gestione finanziaria e l’ingresso nel sistema di potentati senza limiti di spesa".
"La Fifpro proclamare uno sciopero a livello mondiale contro le nuove competizioni. Invece nessuno farà nulla, perché i soldi che girano sono ormai spaventosi, e chi è dentro al Sistema pensa al suo c/c e se ne frega del calcio. Un noto procuratore mi ha detto qualche sera fa “ Non mi frega niente del Calcio, mi interessano solo i soldi” A me invece interessa il futuro di questo sport, e dovrebbe interessare a tutti quelli che lo amano".
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