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Suma: “Frasi Cardinale, danno al Milan. Si valuta se rivalersi. Marotta? Mi ricorda De Sica che…”

Redazione1908

Ancora Suma: "Oaktree ha preso l'Inter, perché Zhang non ha potuto evidentemente onorare il debito, quindi non c'è nessuna bancarotta dell'Inter e c'è massimo rispetto da parte di tutto il Milan e da parte di Gerry Cardinale nei confronti dell'Inter. Gerry Cardinale che si era, se non ricordo male, complimentato, in occasione dello scudetto vinto dall'Inter lo scorso aprile proprio nel derby in casa nostra. Quindi, non c'è nessuna bancarotta dell'Inter e in una intervista, come quella che ha fatto ieri il presidente Marotta, nessuno del Milan si sarebbe mai sognato di dire una cosa del genere. Il concetto è stato esemplificato e sintetizzato in una conferenza ad un master per laureati che il Milan sapeva che sarebbe rimasta materia di studio e materia solo per laureati.

Quindi non c'è nulla di tutto questo, però affiancare...e nessuno obietta. Dice Fabio Caressa che Gerry Cardinale sottolinea il fatto che comunque non bisogna andare oltre negli sforzi per evitare certi tipi di conseguenze. Ma è la stessa cosa che ha vissuto il Milan con Yonghong Li. Ma se io avessi detto a qualcuno "no ma Yonghong Li era stato amorevolmente affiancato da Elliott", eh, sarei stato accusato delle solite robe, no, delle solite robe carine che leggo tutti i giorni. E che non voglio leggere a Natale, almeno a Natale.

E quindi, però, vedo che quando si sostengono certe tesi, ormai si è tutti assuefatti, si è tutti immobili. Beh, se l'ha detto Marotta, eh, sarà così, è giusto così. Se invece dice una virgola all'altra, no, ci deve essere qualcosa. È l'approccio di partenza. Eh, bisogna meritarselo. Bisogna lavorare tanti anni, bisogna crescere. Bisogna crescere. Perché lo stesso presidente Marotta non è nato imparato. Ieri ci ha ricordato che c'è una sola squadra a Milano con due stelle, ma Beppe Marotta sa, per aver vissuto in Via Turati le Coppe dei Campioni del Milan, che il Milan ne ha sette. E quindi c'è una sola squadra a Milano ad averne sette. Però, al di là di queste facezie natalizie, anche gli inizi di Beppe Marotta alla Juventus, il primo anno, il settimo posto, eccetera, eccetera, non sono stati semplici. Bisogna crescere, bisogna lavorare e costruirsi quell'aura di autorevolezza per cui quando dici di qualche difficoltà finanziaria e di affiancamento, tutti ti credono. E bisogna essere bravi".