Complice anche il Covid, i proventi dell’area commerciale sono scesi a 86 milioni nel 2021-22 e a 75 nella stagione seguente. Il 2022-23 è stato l’anno nero perché il main sponsor, la piattaforma di criptovalute DigitalBits/Zytara, si è rivelato inadempiente non avendo versato i 30 milioni, tra fisso e bonus, previsti dall’accordo. Trend invertito nel 2023-24, con i ricavi commerciali saliti a 112 milioni.
Sulla maglia è comparso Paramount+ che, oltre ai 12 milioni di corrispettivo (bonus compresi), ha posizionato il brand Inter nel mondo dell’entertainment. Inoltre, è entrato in vigore il rinnovo di Nike fino al 2031, con un incremento del 70%, a quota 21 milioni annui. Nella scorsa stagione le sponsorizzazioni hanno portato complessivamente 80 milioni, di cui 31 dalle partnership europee/globali e 5 da quelle regionali.
Il resto è arrivato da un lato da merchandising e licensing, settore internalizzato che ha raddoppiato i volumi a 24 milioni anche grazie alla piattaforma e-commerce lanciata nel 2022 (e al nuovo accordo di wholesale con Nike Retail), e dall’altro dai pacchetti promo-pubblicitari (8 milioni) inclusi negli abbonamenti con hospitality. Per l’attuale stagione le sponsorship già contrattualizzate ammontano a 96 milioni, 18 in più del 2023-24.
Sulla maglia ci sono Betsson (30 milioni), Gate.io (6) e U-Power (5). E si sono registrati gli upgrade di Qatar Airways e Bper. Oaktree non si accontenta e mira a sfruttare tutto il potenziale nerazzurro, in un’ottica globale. Va in questo senso la nomina di Giorgio Ricci a chief revenue officer, incarico già ricoperto nella Juventus prima di fondare la società di consulenza sportiva Álevit