Sala ha poi continuato: "È critico pensare al futuro dell'area di San Siro senza le due squadre, è molto più sensato tenere lo stadio su un'area già urbanizzata, rispetto ad aree verdi e da infrastrutturare. A meno che qualcuno di voi possa immaginare che, se noi facessimo ostruzione, i due club possano rinunciare alla costruzione di uno o due stadi. Le opzioni sono due. Uno stadio a San Siro o due stadi in aree tendenzialmente verdi. Chi vuole cullarsi sull'idea che i proprietari, investitori finanziari, possano rinunciare a un nuovo stadio, è libero di farlo. A mio giudizio non è una possibilità concreta".
Sala è poi tornato sugli ultimi avvenimenti, tra cui la manifestazione di interesse sull'area di San Siro: "A settembre, le squadre ci hanno comunicato di non essere d'accordo sul piano di ristrutturazione Webuild, ma ci hanno dimostrato interesse per l'acquisto dell'area. A questo punto abbiamo avviato interlocuzioni con l'Agenzia delle entrate, che ha quantificato la valutazione in 197 milioni di euro. Abbiamo posto come condizione a Milan e Inter che ci dimostrassero interesse nel continuare e lunedì scorso, 4 novembre, le due squadre hanno inviato la manifestazione di interesse. Ora, con i nostri uffici, stiamo lavorando a un percorso che ci porti alla fase di vendita nell'estate 2025. Significa che un'offerta di acquisto dovrà arrivare entro il primo trimestre 2025. Mi auguro che finalmente si sia giunti a una soluzione condivisa e definitiva, che guardi al bene pubblico con i legittimi interessi delle due squadre. Si tratta di un'opportunità per ridistribuire risorse sulla città e portare miglioramenti alla vita dei cittadini".
L'intervento del primo cittadino si è concluso con un'analisi sulle differenze tra diritto di superficie e vendita: "Ci sarebbero per me fondi da indirizzare allo sviluppo del quartiere e alle fasce della popolazione più in difficoltà. Mi spingo oltre e spero che una proposta di destinazione di questi fondi nasca dal Consiglio Comunale".
(Adnkronos)
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