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La delegazione, che includeva anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la soprintendente Emanuela Carpani, ha discusso della creazione del nuovo impianto nell'area adiacente all'attuale stadio Meazza, con l’obiettivo di conservare una parte del vecchio stadio. Questo sviluppo riporta in primo piano l'ipotesi di un nuovo stadio nell'area dei parcheggi accanto al Meazza, un'idea già ventilata con la scelta della Cattedrale di Populous a fine 2021 in passato ma poi accantonata.
Secondo la proposta avanzata, una porzione del Meazza, in particolare la torre sud-est e le rampe di accesso, sarà mantenuta e trasformata in uno spazio polifunzionale con negozi, uffici e un museo. Questo approccio ha trovato il favore della Soprintendenza, superando il problema del vincolo architettonico che impediva modifiche più radicali al vecchio impianto.
Tuttavia, il progetto è ancora soggetto a diverse condizioni. Inter e Milan dovranno infatti acquistare l'intero impianto entro ottobre 2025, in coincidenza con il 70º anniversario della costruzione del secondo anello dello stadio. L'operazione dovrà affrontare ostacoli come il rispetto dell’impatto ambientale e le preoccupazioni sulla viabilità e la qualità dell'aria, oltre al dissenso dei residenti.
La valutazione economica del progetto è un altro aspetto cruciale. Si attende una stima del prezzo da parte dell’Agenzia delle Entrate entro novembre, con cifre che variano tra 170 e 250 milioni di euro per lo stadio e l’area circostante. Sebbene il progetto a San Siro sembri in avanzamento, sia Inter che Milan mantengono aperte altre opzioni, come Rozzano per l’Inter e San Donato per il Milan, quest'ultimo già titolare di un investimento di 40 milioni per i terreni.
La Gazzetta dello Sport conclude con una certezza:lo stadio di San Siro ospiterà la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, e fino ad allora nessun cantiere potrà partire.
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