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Altobelli: “Gare facili, zero gioco. Colpe? MM su tutti: fece una promessa ma ET…”

Dario Di Noi

Un grande ex della storia nerazzurra, Alessandro “Spillo” Altobelli, in mattinata ha preso parte alla trasmissione “Interlandia”, in onda tutti i venerdì (ore 12.00-13.30) su Top Calcio 24 e condotta dal nostro collega di FCINTER1908.it...

Un grande ex della storia nerazzurra, Alessandro “Spillo” Altobelli, in mattinata ha preso parte alla trasmissione “Interlandia”, in onda tutti i venerdì (ore 12.00-13.30) su Top Calcio 24 e condotta dal nostro collega di FCINTER1908.it Riccardo Fusato. In collegamento telefonico, “Spillo” ha raccontato le sue impressioni sull’Inter attuale, esprimendo con franchezza il suo pensiero, da ex storico pilastro nerazzurro per più di un decennio (dal 1977 al 1988).

Queste le riflessioni che Alessandro Altobelli ha concesso a “Interlandia”: “Partendo da ieri sera, se vogliamo analizzare l’Inter del momento comincerei a separare l’Europa League dal campionato. Per quanto riguarda l’EL, siamo primi nel girone e abbiamo ottime possibilità di passare il turno. Magari poi possiamo discutere sul gioco espresso in tutte queste partite, ma per quanto riguarda l’Europa possiamo anche tralasciare il non gioco e accontentarci del passaggio del turno. Se poi non si gioca, tanto, penso che non si andrà molto lontano. Per quanto riguarda il campionato, che dire, noi interisti non siamo soddisfatti. Perché? Perché oltre al non gioco, evidente in tutte le partite escluso il 7-0 col Sassuolo, abbiamo sempre sofferto e non abbiamo mai fatto vedere di essere una squadra. Siamo un’accozzaglia di giocatori, e oltre a questo non arrivano nemmeno i risultati. In queste prime 10 giornate, di forti abbiamo incontrato solo la Fiorentina, e abbiamo perso 3-0. Per il calendario che abbiamo avuto, l’Inter doveva essere in zona Champions, e invece rischiamo di finire nella parte destra della classifica. Che dire, non siamo soddisfatti di nulla, né dei risultati, né del gioco".

"Da chi dipende? Io partirei da lontano. Parto dalla gestione Moratti, che ha vinto tanto - quindi inevitabilmente merita un grande applauso - ma se adesso siamo in questa situazione i demeriti sono anche suoi. Lui ha portato l’Inter a questo. E prima di dare via l’Inter, aveva promesso di darla via solo se fosse finita in buone mani. A me sinceramente non sembra che l’Inter ora sia in buone mani, perché si parla solo di ripianare i debiti e non si parla mai di risultati sportivi, di investimenti, di giovani, di obiettivo Champions League. Si parla di tutt’altro meno che di calcio, e la colpa è prima del presidente Moratti e poi del presidente Thohir, che pensa solo a rimettere a posto i conti, speriamo ci riesca. A scendere, le colpe sono del direttore generale, del direttore sportivo e dell’allenatore. Questa secondo voi è una squadra costruita bene? Poi arriviamo anche a Mazzarri. Quando una squadra non ottiene i risultati, il primo che ci rimette è sempre l’allenatore, dato che non si possono cambiare tutti i giocatori. Mi sembra, tutto sommato, che ci sia una confusione generale".

"Chi mi assomiglia degli attaccanti attuali? E’ difficile fare paragoni, ma sono contento che non mi assomiglia nessuno. L’Inter ha 3 buonissimi attaccanti: Palacio è un ottimo giocatore, ce lo ha dimostrato in tutti questi anni. Osvaldo è un buon giocatore, ma non è continuo, ha cambiato 10 società e vuol dire che ha qualcosa da rivedere. Icardi nel Barcellona non ha giocato, a Genova si è messo in mostra e all’Inter sta mostrando di avere alcune qualità, però ci vuole tempo e deve esplodere. Lui, tuttavia, per esplodere ha bisogno della squadra, non è il classico attaccante che si inventa le cose, ha bisogno di un certo tipo di gioco per potersi mettere in mostra. Io penso che, per gli impegni che ha l’Inter, questi tre ragazzi siano sufficienti, poi abbiamo anche altri ragazzi della Primavera, che però devono essere schierati nei momenti giusti. Non ieri, ad esempio, su un campo così difficile. Bonazzoli ha risposto molto bene, però se voglio lanciare un giovane, lo lancio col Sassuolo, quando vinco 4-0, e lo metto dentro".

"Dove può arrivare l’Inter? Speriamo che a gennaio possano regalarci qualcosa ma la vedo dura. Se i nomi sono quelli che stiamo sentendo, non è che ci rafforziamo tanto. Io mi auguro che questa squadra trovi una continuità, e che Mazzarri trovi il modulo per farli rendere al massimo per lottare per quel terzo posto che può essere alla portata”.