Non è un giocatore nè è più un ragazzino, ma al primo posto nella lista degli acquisti dell’Inter di Roberto Mancini c'è lui. L’uomo più corteggiato dal Mancio ha 73 anni e di mestiere fa il massaggiatore: è Sergio Viganò, di Lu Monferrato, una vita nel calcio come fisioterapista, fin dai tempi della Sampdoria scudettata di Mantovani.
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Anche Viganò dice no? “Mancini mi vuole full time ma non sono più ragazzino. So…”
Non è un giocatore nè è più un ragazzino, ma al primo posto nella lista degli acquisti dell’Inter di Roberto Mancini c’è lui. L’uomo più corteggiato dal Mancio ha 73 anni e di mestiere fa il massaggiatore: è Sergio Viganò,...
Mancini ha trascorso il pomeriggio della sua prima domenica nerazzurra su un campetto della provincia di Alessandria, quello di Villaromagnano, dove giocava la Luese, il team di Prima categoria piemontese di cui Viganò è presidente. L’obiettivo era di strappare un «sì» a quel prezioso collaboratore, con cui aveva già parlato a lungo al telefono venerdì e sabato con esito deludente.
Fra Mancini e Viganò c’è molto più del rapporto professionale iniziato a Genova a metà Anni 80 e proseguito alla Lazio, all’Inter e al Manchester City, dove il massaggiatore ha sempre seguito il calciatore prima e l’allenatore poi. I due sono amici, l’alessandrino si è sempre fatto in quattro per curare anche da casa i muscoli dei campioni delle squadre di Mancini, il quale ricambiava con qualche «ospitata» a sorpresa a Lu. L’ultima a settembre con quella Samp d’oro, ma anche lo scorso anno nel giorno della presentazione della formazione del paese e dell’insediamento del «Viga» come patron.
L’altro giorno, per la prima volta, il fisioterapista ha però tentennato e non se l’è sentita di accettare al volo l’incarico nello staff dell’Inter. «Roberto mi vuole full-time ed è giusto che sia così, ma le ultime tre stagioni in Inghilterra sono state logoranti per me e non sono più un ragazzino. Conosco il lavoro e so quanti sacrifici impone: se fossi un elettricista, che viene chiamato a riparare il guasto e poi torna a casa, avrei già dato l’ok. Così, invece, è tutto più complicato. E poi ho famiglia e un impegno con la Luese che non mi va proprio di abbandonare. Vedremo…».
Una porta non chiusa del tutto, ma neppure spalancata come si aspettava il Mancio. La risposta all’amico la darà solo fra un paio di giorni.
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