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Andreolli: “Mazzarri mi vuole centrale, il 6 per Picchi”. Campagnaro: “Grazie Guaro di…”

Giorno di presentazioni in casa Inter. Marco Andreolli e Hugo Campagnaro, in conferenza stampa, raccontano le loro emozioni da neo-giocatori dell’Inter. Fcinter1908.it, presente sul posto, ha raccolto le loro impressioni: Andreolli:...

Daniele Mari

Giorno di presentazioni in casa Inter. Marco Andreolli e Hugo Campagnaro, in conferenza stampa, raccontano le loro emozioni da neo-giocatori dell'Inter.

Fcinter1908.it, presente sul posto, ha raccolto le loro impressioni:

Andreolli: "Per me è un ritorno a casa. Ricordo il giorno in cui ho lasciato l'Inter ormai sette anni fa. E' stato  uno dei giorni più tristi della mia carriera. Lasciavo un ambiente straordinario, dove sono cresciuto. Ritornare adesso mi rende orgoglioso, sono felicissimo. Facchetti? Porto dentro di me un ricordo straordinario di lui come persona. Quando mi stavo affacciando all'ambiente della prima squadra è stato uno dei primi a darmi consigli, ad aiutarmi. Ricordo con affetto lui e i suoi consigli".

CAMPAGNARO: "Sono arrivato in una grandissima squadra, vengo da quattro anni fantastici a Napoli. L'Inter è una società importante, con una grande storia. E' importante per me quest'anno. Dobbiamo lavorare duro in ritiro e vediamo come va".

ANDREOLLI: "Non ho mai messo da parte l'Inter, ho sempre sperato di poter tornare. Anche nel periodo degli infortuni quello che m'ha dato la forza di ripartire è stato l'obiettivo di tornare a vestire questa maglia. Sono contento di essere ritornato qua".

ANDREOLLI: "La preparazione? Siamo ancora all'inizio. L'aspetto che mi ha colpito di più è la determinazione e la voglia che ha il mister e che trasmette alla squadra. Per noi giovani i campioni che sono qui sono un esempio, hanno ancora adesso la voglia di continuare a migliorarsi. Questo m'ha colpito come la cattiveria e la voglia del mister".

CAMPAGNARO: "Se mi aspettavo di ritrovare Mazzarri? E' stato già una coincidenza a Napoli, ero arrivato con Donadoni. Adesso è stata una coincidenza ancora maggiore, io avevo già trovato l'accordo con l'Inter. Ho dato tutto a Napoli, volevo lasciare un bel ricordo, gente che mi ha dato tanto. Sono contento di arrivare qui e di aver lasciato là un bel ricordo. E' il settimo ritiro che faccio con Mazzarri, so praticamente tutto. Devo aiutare quelli che non l'hanno avuto, lui va molto sui dettagli. A volte posso anche io dare una mano"

CAMPAGNARO: "Mazzarri è sempre molto carico, mi ricordo lo stesso alla Sampdoria. Sta al giocatore essere intelligente e assimilare tutto quello che ti dice. Cercare di assimilare la carica che ti dà lui".

ANDREOLLI: "Per me l'Inter è una delle grandissime squadre del mondo. Per me tornare era la cosa prioritaria. E' la squadra di cui sono tifoso, per me è un dettaglio fondamentale".

ANDREOLLI: "Quantità di lavoro con Mazzarri? Questi primi giorni sono quelli più faticosi. Non credo che questo sia un problema, vogliamo lavorare il più possibile, è tutto normale".

CAMPAGNARO: "Il numero di maglia? Questo mi ha sorpreso. Guarin mi ha detto che me la poteva lasciare, che non c'era problema. E' stato un gesto suo. Lasciare un numero con cui fai bene è dura. Lui l'ha fatto senza problemi e lo ringrazio".

CAMPAGNARO: "Gli argentini? Abbiamo abitudini molto simili e questo aiuta. E' il 12esimo anno che inizio in Italia, qui il gruppo è molto sano. Poi con lo stesso mister. Mi devo solo ambientare alla città".

ANDREOLLI: "Il Milan? Sono cresciuto qui, da quando sono andato via l'unica mia idea era quella di tornare qui. Dentro la mia testa c'era solo questo obiettivo. Anni fa Giacinto mi ha aiutato, non potevo deluderlo".

CAMPAGNARO: "Il posto da titolare? Anche alla Samp me lo sono guadagnato, poi a Napoli è stata la stessa cosa. La concorrenza era più dura. Poi deciderà il mister"

CAMPAGNARO A FCINTER1908: "Senza le coppe? E' sicuramente più facile però contro l'Inter tutti giocano al massimo. Noi siamo l'Inter e dobbiamo cercare di vincere contro tutti"

ANDREOLLI A FCINTER1908: "Il mister mi ha provato al centro, non ho mai giocato lì. Ho parlato con Mazzarri e mi ha detto che mi proverà in altri ruoli. Io giocherò dove mi dirà".

CAMPAGNARO: "Kovacic? Mi sta impressionando, può sicuramente diventare come Hamsik. Mateo ha tutte le potenzialità per diventare come lui se non di più".

ANDREOLLI: "A Roma ho avuto un problema fisico che m'ha tenuto fuori. In quel periodo avevo bisogno di imparare dagli errori che ho commesso. Gli errori servono per migliorarsi e cercare di ripartire. Ho capito gli errori che ho fatto in passato e ho trovato la chiave per cercare di non ripeterli. Ora che sono qua, sono tornato ad una età diversa da prima, più maturo, più consapevole della realtà in cui sono. A 27 anni bisogna migliorarsi come quando si hanno 39 anni come il Capitano, figuriamoci a 27"

CAMPAGNARO: "Linea a tre è andata male all'Inter? Si ma al mister ha dato sempre grande risultati. Nei sei anni con lui ha dato sempre grandi risultati. Credo che seguire quell'idea sia giusto"

CAMPAGNARO: "Motivi per cui l'Inter può far paura alla Juve? Ha giocatori importanti, motivazioni nuove e importanti. Queste due cose sono importantissime. Qua non si è mai detto che dobbiamo lottare per lo scudetto però vedremo con l'andare avanti delle partite".

ANDREOLLI: "I motivi? La voglia di rivalsa, la qualità del gruppo. Vogliamo tornare ad avere i risultati che questa società aveva qualche anno fa. E vogliamo seguire il mister".

ANDREOLLI: "La vicinanza dei tifosi? L'affetto è importantissimo e fondamentale, siamo felicissimi di questo. Devono darci la determinazione e la carica giusta, speriamo di riuscire a ripagare l'affetto"

CAMPAGNARO: "Differenze rispetto al ritiro col Napoli? L'organizzazione sta dando i suoi frutti, c'è una palestra grossa. I campi mi sembrano migliori. In ritiro comunque serve solo avere voglia e correre. Pinzolo è un po' meglio rispetto al passato".

ANDREOLLI: "Chi mi ha impressionato di più? Questa squadra è fatta di giocatori importantissimi. Quello che mi ha colpito è la voglia di quei campioni che hanno fatto la storia di ripartire e di trasmettere a noi la voglia di tornare a quei livelli. Le qualità verranno fuori all'interno del gruppo. Se il gruppo migliora anche le qualità verranno esaltate".

CAMPAGNARO: "Zuniga e Lavezzi? Non li ho sentiti, ho letto solo sui giornali. Io a lui non ho chiesto niente. Con Zuniga abbiamo fatto un ottimo campionato, ha impressionato il gioco. Se non fosse stato per la Juve che ha stravinto magari potevamo vincere il campionato. Qui ci sono tanti giocatori di qualità, spetta alla società".

ANDREOLLI: "Il numero 6? Per tre motivi: 3+3 fa sei e io ho sempre avuto il 3 che qui è stato il numero grandissimo di Giacinto. Poi mio padre è interista ed è cresciuto con la Grande Inter di Armando Picchi che aveva il numero 6. Già solo ricordare il suo nome mi scombussola, è stato un grande capitano. Già vincere un quarto di quello che ha vinto lui sarebbe incredibile. E poi è il numero che indossava mia madre quando giocava a basket".

CAMPAGNARO: "Il 14? Ho fatto gli ultimi 4 anni ed è andata bene. L'ho scelto, ce l'aveva Guarin. Stavo cercando altri numeri con le date dei figli, poi Guarin me l'ha lasciato e ho optato per questo".

CAMPAGNARO: "Juventus? Noi non abbiamo paura di nessuno. Sono forti perché vincono le partite. Come li consideriamo noi li considerate voi".