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Tra i proclami della società e il bilancio dei tifosi: Inter, sapremo dirti chi sei

Cala il sipario sulla sconsolante stagione nerazzurra, la sconfitta di Genova è un sonoro schiaffo in pieno viso: un doloroso colpo da assorbire, ma anche l’utile esposizione pubblica di tutti i peccati originali di una squadra priva...

Alessandro De Felice

Cala il sipario sulla sconsolante stagione nerazzurra, la sconfitta di Genova è un sonoro schiaffo in pieno viso: un doloroso colpo da assorbire, ma anche l'utile esposizione pubblica di tutti i peccati originali di una squadra priva d'amor proprio.

Mancini osserva la barca allontanarsi verso la deriva, il porto "Europa" svanisce lentamente verso l'orizzonte, ma il tecnico jesino - pur potendo - non alza un sol dito per mutare il corso degli eventi. Alcuna scelta in soccorso di ferite ormai note, nessun punto di sutura a placare l'emorragia. Solo discutibili interventi d'accanimento terapeutico, più dannosi che altro. Nonostante le svariate dimostrazioni di inaffidabilità di coppia, Juan e Ranocchia vengono regolarmente schierati al centro della difesa, e Medel, in difficoltà nelle ultime gare, gestisce il pallino del gioco a centrocampo. Tutto difficilmente comprensibile: preferenze, quelle esposte da Mancini, che non riparano l'Inter dai duri colpi degli avversari, ma che anzi la espongono ad ulteriori affondi, che giungono puntualmente a bersaglio privi d'opposizione.

Strano momento per l'Inter, che si trova esattamente al centro tra le belle promesse di mercato e le brutte certezze espresse settimanalmente sui campi da gioco. I proclami solleticano i sogni, ma la sensazione è che la ripartenza di questa società sia strettamente legata all'allontanamento dei troppi calciatori mediocri, prima ancora che agli acquisti estivi. Tutti hanno capito chi è da Inter e chi invece non lo è, condizione sufficiente e necessaria per redigere un preciso bilancio già nel prossimo mese di agosto: se ai nastri di partenza ci saranno ancora i vari Ranocchia, Juan e Nagatomo presentati come titolari, vorrà dire che si conoscerà con estremo anticipo l'effettivo valore dei proclami societari, gli stessi che ad oggi ci vogliono l'Inter in lotta per le prime tre posizioni già a partire dal prossimo campionato. Questa volta i tifosi hanno un metro di paragone più che valido, e in base a quello regoleranno l'asticella della loro soddisfazione. Buon lavoro...

Pasquale Guarro