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C’è molta curiosità tra i tifosi nerazzurri, e non solo, per vedere come crescerà la nuova Inter anche a livello dirigenziale. Il primo tassello di Thohir è stato quello di mettere ordine nell’organigramma e l’arrivo di Michael Bolingbroke si è completato un quadro societario in cui la chiarezza sui ruoli è estrema. Il tutto passando attraverso un doloroso ma inevitabile o snellimento dei quadri. Tra separazioni e contratti non rinnovati, se ne sono andati in trenta. Bloccato in aprile, l’ex manager del Manchester United pareva destinato ad occuparsi dell’Inter solo part-time. Invece sarà l’uomo forte di Thohir, dividendosi i compiti operativi con Fassone. L’inglese sovrintenderà amministrazione, finanza e ricavi da stadio. L’italiano parte sportiva, rapporti con la Lega e progetto legato al nuovo stadio. Perché è passato appena un anno dai bagni di folla di Moratti in Val Rendena. Ma sembra una vita.
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