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Cambiasso bis: “Mourinho? Lo ritrovo volentieri. Su Mazzarri…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, alla vigilia della gara contro il Chelsea, Esteban Cambiasso ha parlato della sua Inter: “Affrontare Mourinho? Fa effetto sì. Quando si vivono momenti indimenticabili si tende a ricordare soprattutto...

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, alla vigilia della gara contro il Chelsea, Esteban Cambiasso ha parlato della sua Inter: "Affrontare Mourinho? Fa effetto sì. Quando si vivono momenti indimenticabili si tende a ricordare soprattutto l’epilogo, ma alle spalle c’è un percorso di un’intensità enorme e che ha coinvolto tante persone. Sarà bello salutare lui, ma anche tutto il suo staff. Ha inciso sulla nostra società? si certo, ma anche l'Inter ha inciso sulla sua carriera,lo lascia intendere lui stesso quando dice che l'Inter è stato un vlub importante nella sua vita e nella sua crescita professionale, che non è fatta solo di partite di calcio.Cosa ha che gli altri non hanno? "Ognuno di noi è diverso dagli altri, la sua diversità sta proprio nel fatto che non amerebbe che io ne parlassi con un giornalista". E' già effetto Mazzarri? "è presto. Ma speriamo di poterne parlare fra un po’: vorrebbe dire che tutto sta andando come desideriamo." Gli vengono date troppe responsabilità? "né un allenatore né un giocatore si può sentire responsabilizzato per quello che viene detto su di lui, comunque oggi un tecnico, che le cose vadano bene o male, ha una responsabilità impressionante, anni fa le squadre erano anzitutto dei giocatori, oggi sono le squadre del loro allenatore." Cosa mi ha colpito di lui? "non amo parlare dei miei allenatori attuali: se ne parlo bene passo per ruffiano, se ne parlo male finisco dritto in prima pagina. ho letto che qualcuno di noi avrebbe detto che non si lavorava così dai tempi di Cuper." E chi? Con Cuper c’era solo Zanetti, che con noi finora non ha potuto lavorare... Più che altro direi che si sta lavorando diversamente, più sulla resistenza, più fuori dal campo: l’ultima volta l’avevamo fatto con Mancini. Il mio nuovo ruolo? "Difesa a tre e un solo uomo davanti alla difesa: così non avevo mai giocato. Comporta molta copertura ai tre dietro e il dover garantire sempre un appoggio semplice a qualunque portatore di palla."Fuori dalle coppe un vantaggio e correrò meno? "Non sono mai stato un velocista, il mio passo così tanto criticato l’anno scorso era lo stesso che ho sempre avuto. Anche l’anno scorso i dati non dicevano che non sono più in grado di correre abbastanza, ma so per esperienza che va così: quando va tutto male, corri di più e si vede di meno."