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Cambiasso: “Mancio ha cambiato la testa dell’Inter. Mou decisivo e grande Leo! Il mio ruolo…”

Esteban Cambiasso ha rilasciato un’intervista al quotidiano algerino “Le Buteur”. Ecco quanto dichiarato dal centrocampista argentino: COSA PUOI DIRCI DI TAIDER E BELFODIL? “Quello che posso dirvi su Belfodil e Taïder è...

Daniele Mari

Esteban Cambiasso ha rilasciato un'intervista al quotidiano algerino "Le Buteur". Ecco quanto dichiarato dal centrocampista argentino:

COSA PUOI DIRCI DI TAIDER E BELFODIL?

"Quello che posso dirvi su Belfodil e Taïder è che sono due ragazzi che vogliono veramente lavorare e crescere. Prima di venire all'Inter, si sono affermati in squadre più piccole. Taïder sta lottando ogni giorno per dimostrare che è in grado di raggiungere grandi cose in un grande club, Belfodil ha deciso di andare a giocare più spesso. Auguro loro di fare una grande carriera".

PARLI MOLTO CON TAIDER IN CAMPO. COSA GLI DICI?

"Come vice-capitano, cerco di consigliare e guidare i giocatori in campo. Siccome è algerino, hai gli occhi per Taïder ma parlo con tutti, soprattutto i giovani come Taïder. Se seguiste Palacio in campo, mi direste la stessa cosa. Ma di base parlo tanto per il mio ruolo di vice-capitano e per il ruolo in campo. Quando Taider gioca, gioca vicino a me quindi parlo con lui più che con gli altri"

QUALE ALLENATORE TI HA SEGNATO DI PIU' ?

"Al mio arrivo qui, ho trovato Roberto Mancini, che credo abbia fatto un lavoro fantastico. Arrivò in un momento in cui l'Inter non non vinceva nulla da diverse stagioni, e grazie a lui abbiamo vinto molti titoli, non so esattamente quanti,ma so che avevamo vinto tre scudetti consecutivo ma anche una Coppa Italia e una Supercoppa. Per me, Roberto Mancini ha trasformato la mentalità dell'Inter trasformando u na squadra abituata a perdere in una squadra che non tollera la sconfitta. Dopo è arrivato Mourinho e abbiamo fatto un ulteriore salto in avanti e siamo riusciti a vincere la Champions League,  un sogno che il club coltivava da 45 anni. Entrambi gli allenatori mi hanno influenzato personalmente e hanno segnato la storia dell'Inter . Non posso dimenticare il contributo di Leonardo che ha gestito un periodo molto difficile, il post-Mourinho e Benitez . E' stato in grado di dare uno spirito alla squadra e vincere un altro titolo, la Coppa Italia".

E I GIOCATORI?

"Uno dovrebbe stare insieme per un'ora per parlare di tutti i giocatori che mi hanno colpito in tutta la mia carriera. Quando si vincono più titoli come nel caso dell'Inter, ci si concentra principalmente su quattro o cinque giocatori che sono la spina dorsale di una squadra o hanno giocato ogni partita. Questo è quello a cui siete abituati a voi giornalisti. Per m , ci sono giocatori che possono essere più importanti in una squadra ma non necessariamente ben noti. Il giocatore che si allena ogni giorno con grande intensità e viaggia con la squadra per soli dieci minuti o semplicemente per non giocare. Il giocatore che continua a sorridere per non disturbare l'atmosfera del gruppo è un giocatore che è importante a mio parere , questo è un giocatore che può essere più importante di Ibrahimovic , Milito , Eto'o e altri . Il portiere di riserva o il terzo portiere che sa che non gioca ma resta sorridente, non è importante? Per me sì, può avere un ruolo più importante che i giocatori su cui spesso si fanno i titoli".

C'E' UNO SPAZIO NELLA TUA TESTA PER UN RITORNO IN NAZIONALE?

"Più di un angolo della mia mente, è un sogno. Vivo la Nazionale intensamente perché è attraverso la Nazionale che ho potuto fare quello che ho fatto. Ho firmato il mio primo contratto in Argentina con le mie prestazioni nelle squadre giovanili del mio paese e poi è grazie all'Argentina che ho firmato per il Real".