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Si poteva gestire il caso Campagnaro meglio di come l'ha gestito l'Inter? Francamente è complicato da ipotizzare. La società nerazzurra ha messo la Federcalcio argentina con le spalle al muro, rimandando costantemente la palla nella metà campo dell'Afa, con risposte chiare e precise degne del miglior Nadal.
Al fumo e alle frasi confuse del ct argentino Sabella l'Inter ha opposto fermezza e una posizione che non si è mai spostata di una virgola: "Campagnaro è ufficialmente infortunato anzi ufficialmente in fase di recupero dall'infortunio. Se volete convocarlo siete liberi di farlo, le norme ve lo consentono, ma per noi la situazione è chiara e la rendiamo palese e ufficiale. Sta a voi ora prendere una decisione senza precedenti", il succo del discorso uscito da Corso Vittorio Emanuele.
Le difficoltà della federcalcio argentina nel gestire un dritto e un rovescio di questa precisione sono state evidenti: nessuna risposta e uno scarno comunicato in cui Campagnaro viene disimpegnato dalle due amichevoli che la Seleccion si appresta a giocare negli Stati Uniti.
Non è il buon senso ad aver prevalso, è la coerenza ad averla spuntata. Mai una Nazionale aveva convocato un giocatore fermo da oltre un mese. Voleva l'Argentina essere la prima? Benissimo ma almeno l'assunzione di responsabilità doveva essere chiara.
E Campagnaro? Non si crucci per le due amichevoli che salterà. Ai Mondiali Hugo andrà lo stesso. Perché? Il motivo è tanto evidente quanto semplice: è il miglior difensore che Sabella ha a disposizione. E su questo Inter e Argentina possono tranquillamente schierarsi in doppio.
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