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Alla nona giornata di campionato la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic si presenta allo stadio Meazza di Milano guardando l'Inter dall'alto verso il basso. Nessuno lo avrebbe mai detto due mesi fa, ma attualmente la situazione è proprio questa. Quattro i punti che separano le due squadre, niente di drammatico, ma a far preoccupare non è il distacco in classifica, quanto la differenza di organizzazione espressa sul campo: i blucerchiati sbattono in faccia a chiunque il proprio concetto di gioco, mentre i nerazzurri sono ancora alla ricerca di sicurezze e della migliore condizione fisica.
"È uno scontro diretto": il profeta Hernanes presenta proprio così la gara di questa sera, senza nascondersi dietro un dito e facendosi carico di tutte le responsabilità che la dichiarazione comporta. Una gara che dirà tanto della stagione nerazzurra, perché questa Sampdoria è avversario assai credibile per testare i progressi di una squadra, che dopo le brutte prove contro Cagliari e Fiorentina ha saputo rialzarsi, seppure tra qualche difficoltà di troppo.
L'Inter dovrà rispondere con i fatti agli sguardi e alle facce cattive che i liguri si portano dietro. La Sampdoria ha perfettamente assorbito gli insegnamenti del proprio tecnico e già contro la Roma ha dimostrato di non aver alcuna paura o timori reverenziali nei confronti di avversari che sulla carta potrebbero sembrare più forti. Perché alla fine non parlano le carte, ma il campo. E questo lo sa bene anche Walter Mazzarri, il tecnico di S.Vincenzo non sottovaluta neanche le partite cosiddette comode: "nel calcio moderno se non sei brillante e organizzato, chiunque può metterti in difficolta." Specie la Sampdoria, che dell'organizzazione tattica ne fa un vanto.
Inter-Sampdoria, un pò come due uomini innamorati della stessa donna: chi la guarda da lontano desideroso di riservarle mille attenzioni e chi invece può godersela ogni giorno, ma probabilmente nel modo sbagliato. Forse non comprendendo la fortuna che ha tra le mani. Ma come spesso accade, si inizia a dare il giusto valore a cose e persone solo dopo averle perse e tra Walter Mazzarri e l'ambiente nerazzurro non c'è aria di festa, ma un'atmosfera che somiglia più a una mezza crisi coniugale, con un matrimonio che è però ancora possibile salvare. Intanto Sinisa osserva sempre da lontano, cerca in silenzio le parole esatte e scruta come si comporta l'Inter tra le braccia altrui, magari pensando con un pizzico di invidia: danno il pane a chi non ha i denti.
E allora la gara sarà ancora più accesa, perché Mazzarri e Mihajlovic vorrano fare di tutto per dimostrare di valere entrambi l'Inter.
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