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Cordoba: “Posso ancora essere utile. Guarin fondamentale. Con i miei compagni…”

Ivan Ramiro Cordoba ha trascorso 13 dei suoi 19 anni di carriera calcistica all’Inter. Per lui è diventata come una seconda pelle, tanto da accettare il ruolo da team manager, non appena ha appeso gli scarpini al chiodo. Intervistato in...

Alessandro De Felice

Ivan Ramiro Cordoba ha trascorso 13 dei suoi 19 anni di carriera calcistica all'Inter. Per lui è diventata come una seconda pelle, tanto da accettare il ruolo da team manager, non appena ha appeso gli scarpini al chiodo. Intervistato in Colombia, l'ex difensore interista ha parlato del suo nuovo ruolo e delle sue aspettative per il futuro.Ecco quanto vi riporta in anteprima per l'italia la redazione di FCINTER1908.IT:NUOVO RUOLO.Come mi trovo nel mio nuovo ruolo? Devo dire molto bene. Credo di poter dare ancora molto alla squadra con la mia esperienza in primis da giocatore di calcio e poi da dirigente. Nonostante sia vestito in maniera elegante in panchina si soffre molto. Ma puoi pensare in maniera più lucida alle varie situazioni di gioco. Si ha una visione diversa rispetto a quando non si è in campo.DIFFICOLTA'. Se è difficile passare dal campo alla panchina? Assolutamente. Ho preso questa opportunità come un'occasione per poter crescere ancora di più da un punto di vista sia professionale che personale.RISPETTO. Il rapporto con i miei compagni? E' sempre lo stesso, ci trattiamo con rispetto e loro sanno che davanti hanno un dirigente-giocatore. Questa differenza fa sì che il lavoro si possa svolgere al meglio.TIFOSI. Se è cambiato qualcosa con i tifosi? Loro sono sempre stati presenti e io non mi sono mai sentito assediato. Sono a loro completa disposizione perchè sono parte del mio successo. Quest'anno ho sofferto perchè ho avuto pochissimo tempo per la mia famiglia, addirittura meno rispetto a quando giocavo. Ma ho preso un anno per poter imparare il più possibile e fare esperienza. La prossima stagione sarà differente.COLOMBIANI. Vorrei ci fossero più colombiani in squadra. Sarebbe bello vedere lottare l'Inter con tanti miei connazionali. Ma questo dipende da molte cose. Non è il mio lavoro al momento. Domani, in tal caso, non esiterei a tesserare giocatori colombiani.GUARIN. Ciò che penso di Guarin l'ho detto più volte quest'anno. Per l'Inter è un giocatore fondamentale. La sua esperienza qui e quella dei suoi connazionali in Italia fa pensare ad un grande futuro.RITORNO AL FUTURO. Se ritorno in Colombia? No, per ora ho deciso di stare qui. E' una scelta di vita e professionale. Avrei potuto finire la carriera in patria si, c'è stato qualcosa ma poi non è andato in porto il trasferimento".