twinter

Dybala: “Voglio restare in Italia. CL? Ci sono big che non la fanno. Per me…”

Paulo Dybala, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo futuro, non legandolo per forza alla partecipazione alla prossima Champions League: “Giocare la coppa più importante d’Europa è il sogno di tutti, ma ci sono anche...

Alessandro De Felice

Paulo Dybala, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato del suo futuro, non legandolo per forza alla partecipazione alla prossima Champions League: "Giocare la coppa più importante d’Europa è il sogno di tutti, ma ci sono anche squadre importanti nel mondo che non partecipano. Però mi piacerebbe, non lo nego».

Lei per caso parla inglese o francese?

«Neanche una parola, ma questo non vuol dire: quando arrivai a Palermo non conoscevo l’italiano, credo d’averlo imparato bene e abbastanza in fretta».

Mettiamola così, allora: giocare con uno come Pirlo alle spalle sarebbe un vantaggio importante?

«Certo, con un regista come lui tutto è più semplice, soprattutto per un attaccante. Pirlo riesce a  rendere semplici anche le cose più difficili. Avete visto ad esempio contro il Monaco, all’andata, da una sua geniale giocata è nato il rigore che ha deciso la partita, è stato bravo anche Morata a conquistare la profondità, ma l’invenzione è scaturita da Pirlo».

Secondo lei andare a giocare in una squadra che ha vinto 4 scudetti è un vantaggio o uno svantaggio?

«Sia l’uno sia l’altro. Un vantaggio perché la Juve è una squadra mai sazia e con la sua fame potrebbe arrivare a metterne in fila anche 10, di scudetti. Ma può anche essere uno svantaggio, se le concorrenti, stanche di arrivare dietro, si attrezzassero a dovere».

Le piacerebbe finire al fianco di Ibrahimovic, visto il filo diretto che il Palermo sembra avere col Psg?

«Parliamo di uno dei più forti attaccanti del mondo, un altro che può rendere la vita semplice ad un compagno di reparto, bravo com’è a impegnare da solo mezza difesa avversaria».

Ci dica almeno se sceglierebbe di giocare ancora in serie A

«Sì, lo ammetto, sono molto affezionato all’Italia che mi ha reso famoso e mi piacerebbe restare qui».