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Prosegue a vele spiegate il duro lavoro di Walter Mazzarri alla guida dell'Inter e continua, la certosina ricerca della perfezione, da parte del tecnico toscano. Le amichevoli estive, soprattutto le ultime due con Amburgo e Chelsea, hanno messo alla luce medesimi pregi e difetti della squadra, chiaro sintomo, che alcuni meccanismi devono ancora essere metabolizzati dal gruppo.
Cosa non ci piace: Non ci sono gli automatismi che Walter Mazzarri richiede, i ragazzi non giocano ancora ad "occhi chiusi" come si suol dire (sarebbe strano il contrario, considerando che Mazzarri è appena arrivato) e mostra a centrocampo i problemi più evidenti. Cambiasso,Guarin e Alvarez, rendono la linea mediana nerazzurra eccessivamente votata all'attacco; Cambiasso è apparso quello più in difficoltà, nella gara contro il Chelsea, non è riuscito a garantire filtro e spesso durante la fase di impostazione, tendeva ad alzarsi 4 o 5 metri più del dovuto, lasciando qualche falla di troppo in mezzo al campo. Spazi troppo invitanti in cui i blues si lanciavano a cento all'ora. Anche Guarin, nonostante gli evidenti passi in avanti, non è ancora il calciatore che si aspetta Mazzarri, il colombiano alterna ottime cose in fase offensiva ad errori banali durante la fase di copertura.
Cosa ci piace: L'impronta di Mazzarri è già evidente, la squadra vista contro il Chelsea ha mostrato ottime trame, soprattutto nel primo tempo. La difesa ha trovato in Campagnaro un leader battagliero ed anche Ranocchia sembra più sicuro di se. Mazzarri sta lavorando tanto sulla testa dei calciatori ed i primi risultati iniziano a vedersi. Anche Belfodil ha mostrato ottime cose, il franco algerino, rispetto ad Icardi, sembra donare al gioco nerazzurro maggiore imprevedibilità e si candida - fino al rientro di Milito - a spalla ideale per il confermatissimo Rodrigo Palacio, che anche in queste prime uscite, non ha perso l'occasione per dimostrare, di essere l'uomo in più dell'Inter.
Intanto la società è al lavoro per assicurare a Mazzarri i giusti rinforzi. Taider è in cima alla lista dei desideri del tecnico toscano, resta da capire quale sia il ruolo che il mister ha in mente per lui. L'arrivo di Wallace riporterà Nagatomo a sinistra, posizione in cui il giapponese sembra esprimersi in maniera più naturale e meno laboriosa, mentre non è ancora chiaro se l'alternativa a Cambiasso possa davvero essere Wellington, giocatore diverso per caratteristiche e stile, rispetto all'argentino. Si ha la sensazione che la scelta finale possa davvero ricadere su di lui, d'altronde, è risaputo che Mazzarri preferisca un corridore ad un play nel ruolo di centrale di centrocampo.
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