Si può dire che Philippe Coutinho sia costato il lavoro a Marco Branca? E' certamente un concetto forzato ma che la cessione del brasiliano per "appena" 10 milioni di euro non sia stata un ottimo biglietto da visita per l'ex dt davanti alla nuova dirigenza è una certezza.
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ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE SAREBBE DIABOLICO
Si può dire che Philippe Coutinho sia costato il lavoro a Marco Branca? E’ certamente un concetto forzato ma che la cessione del brasiliano per “appena” 10 milioni di euro non sia stata un ottimo biglietto da visita per...
"Sarà valutato per la cessione di alcuni giovani potenziali ottimi giocatori. Vogliamo un mix di giovani ed esperti in squadra". Questo disse di lui, in una dichiarazione "rubata" durante un incontro con l'Inter Club Indonesia, Rosan Roeslani, all'epoca socio di Erick Thohir nell'operazione Inter.
Il processo di maturazione del brasiliano, che è comunque un classe 1992, sta avvenendo ad una velocità sorprendente. Coutinho è un titolare fisso del Liverpool capolista in Premier League ed è considerato uno dei migliori talenti dell'intero campionato inglese. Brendan Rodgers, artefice del "miracolo Reds", non perde occasione per tesserne le lodi.
Ora l'Inter si trova alle prese con la gestione di un altro potenziale grandissimo talento del calcio europeo: Mateo Kovacic. L'ex Dinamo Zagabria (classe 1994) sta incontrando delle oggettive e comprensibili difficoltà nell'adattarsi al calcio italiano. Nell'Inter di Stramaccioni (quella della seconda parte di stagione, in cui venne inserito Kovacic), il talento del centrocampista era l'unica luce in un contesto deprimente.
Ora Kovacic paga lo scarso feeling con il modulo di Mazzarri (più che con l'allenatore, con cui non si segnalano particolari attriti), un modulo che non prevede un giocatore con le sue caratteristiche davanti alla difesa e al quale il giovane croato si sta adattando con difficoltà.
Ma il talento del nativo di Linz è cristallino ed è compito della società e del tecnico farlo emergere. Il ragazzo non è dotato di una personalità straripante, per cui in grado di prendersi il proscenio a dispetto dei santi, e per questo il lavoro di Mazzarri e di Ausilio (bravissimo in questo tipo di situazioni, molto più del suo predecessore) sarà fondamentale.
Con Coutinho l'Inter ha realizzato una plusvalenza di 7,7 milioni di euro. Quella di Kovacic, con il valore che il giocatore ha adesso, non sarebbe di certo superiore e non giustificherebbe una cessione. Un'eventualità che in casa Inter, giustamente, non sembrano prendere in considerazione.
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