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Periodo di transizione quello in casa Inter. Epico passaggio tra Moratti e Thohir. Il tutto con uno sguardo da dare al futuro che verrà. Per avere un parere autorevole sulla questione, la redazione di FCINTER1908.IT ha intervistato in esclusiva Tancredi Palmeri, corrispondente dall’Italia per beIN Sport USA, dopo 3 anni con la CNN, e dal 2007 collaboratore de La Gazzetta dello Sport.
Ciao Tancredi, sei tra quelli che considerano necessario il passaggio di consegne tra Moratti e Thohir?Nessuno ha la risposta su cosa sia necessario. Moratti è uno che per vent'anni ha deciso quello che voleva e lo ha fatto alla massima potenza perché lui più di qualsiasi altro Presidente che c'è stato nel mondo del calcio è stato la testa pensante e decisionale della squadra. Per cui dire a uno che ha comandato “sei qui rimani ma non sei l'ultimo a mettere la parola” è una cosa che non va. Non andrebbe bene per il rapporto particolare che sappiamo ha con l'Inter. Necessario sta a quella che è l'indole e a ciò che sentiva Moratti. Io credo che lui abbia un po' coltivato il pensiero di capire se oltre al rispetto, Thohir veramente volesse dividere il campo decisionale con lui lasciandogli il punto di vista tecnico e tenendo per sé la questione marketing. Anche se il paragone è inopportuno per quello che sono le persone, una sorta di convivenza tipo quella di Moggi e Giraudo, dove il primo aveva l'ultima parola dal punto di vista tecnico e il secondo dal punto di vista amministrativo. Non c'è stata una vera trattativa in questo senso, quando Moratti ha capito che l'ultima parola sarebbe stata di Thohir ha deciso di tirarsi indietro. In anni e anni di critiche per il voler fare di testa propria, in un momento in cui tutti rimangono attaccati alla poltrona, la sua decisione merita un grandissimo rispetto. Ha lasciato anche spazio al figlio come vice presidente e nei prossimi mesi diventerà l'interlocutore principale di Thohir. Questa è una scelta che secondo me merita ancora più rispetto a quella di mollare il colpo. Secondo me è stato l'ultimo regalo perché molte volte in queste fasi di transizione le grandi società hanno sempre un momento di confusione e travaglio. Lui invece per il bene della causa ha reputato di fare questo passaggio di consegne senza dare adito al pensiero che ci potesse essere un minimo di disaccordo su come debba essere condotto il club.
I tifosi però sono stati quasi freddi nel dare il loro saluto a Moratti...Questa è stata una cosa che veramente mi ha lasciato sconcertato. A me non piace l'ideologia “ultras” ma questo è un altro discorso. Anche nel non piacermi questo tipo di ideologia, dal punto di vista delle contestazioni o del manifestare, credo che la curva dell'Inter fosse la migliore d'Italia. Altre possono essere un pochino più calde, vedi la Roma, ma reputo quella dell'Inter la migliore. Ricordo lo scioccante addio di Ronaldo. E' tornato al calcio perché ha avuto dietro un popolo che ha avuto fede in lui. Per due anni tutti lo reputavano finito e ci credevano soltanto i tifosi interisti. Avere questo blocco di fiducia, che non avrebbe trovato da nessuna parte, lo ha riportato al calcio. Dopo il suo addio per passare al Real Madrid, i tifosi avevano tutte le ragioni per reagire istericamente, per insultarlo, invece hanno fatto uno striscione dignitosissimo e con una sintesi giornalistica perfetta che espose la Curva Nord alla prima di campionato della stagione 2002/03: “In un mondo di puttane e opportunisti, avevamo trovato l'interprete migliore”. Con questo avevano fatto la carta d'identità a Ronaldo. Per cui io ho sempre apprezzato una curva del genere, ma non questo che non è stato un saluto, ma una sorta di riassunto di tutte le cose che sono andate o meno con il Presidente Moratti in questi anni. Posto che in venti anni ha vinto una miriade di titoli, che ha speso un sacco di soldi, che quando ha sbagliato lo ha fatto per troppo amore, che ci ha messo sempre la faccia, vorrei ricordare che dopo la loro contestazione lo scorso anno con le 12 domande, Moratti questa estate è andato la e gli ha fatto i complimenti. Gli ha detto che anche la contestazione è stata fatta con buon senso. E' stata un'isola felice perchè di solito tu vedi gli isterismi con le parti che non si parlano. Noi manteniamo la civiltà in unità di intenti anche quando discutiamo. Era stato tutto perfetto. Questo tipo di contestazione è stata fatta unicamente per metterci la loro faccia. In quel momento contava soltanto l'addio del Presidente che ti ha fatto vivere venti anni straordinari. Non solo, noi abbiamo saputo nel 2006 che la storia degli ultimi anni dieci anni era stata drogata. Semplicemente non sapremo mai come sarebbe andata senza Calciopoli, per cui è ovvio che molti errori sono stati conseguenza di quello. Tu con una contestazione del genere, squalifichi tutto quello che hai detto prima, come se te ne dimenticassi. Altra cosa che avrebbero avuto il dovere di sottolineare, nel momento in cui l'Inter è stata sotto schiaffo, è che per lo meno Moratti e Facchetti non si sono mai piegati ai poteri forti per salvare il salvabile, come è successo ad altre società che non erano la matrice di Calciopoli ma che ne hanno fatto parte. Non gli hanno dato questa umiliazione, non gli hanno reso questo onore delle armi e la Curva nello striscione di addio ha parlato degli errori. E' stato quasi una sorta di riassunto fatto di spezzoni di striscioni in cui si diceva di cosa abbiamo discusso in venti anni. Quando qualcuno con cui hai vissuto gli ultimi vent'anni se ne va, tu lo saluti, lo ringrazi ma non tiri fuori certi argomenti. E' stonato. A che serve? Se fai una cosa del genere non stai li a pensare ciò che la persona rappresentava e cioè l'Inter. Stai pensando semplicemente al tuo ruolo. L'unico ruolo del tifoso è stare li per sostenere la squadra. L'Inter a prescindere viene prima della Curva Nord, del Presidente e altro. Stare li per evidenziare il tuo ruolo di tifoseria, che ti ha riconosciuto lo stesso Presidente, vuol dire che non hai inteso bene come doveva essere fatto questo saluto e non hai inteso quanto amore disinteressato bisogna metterci. Cosi come ha fatto il Presidente Moratti.
Thohir invece sembra avere avuto un buon impatto sulla tifoseria. A te che impressione ha fatto?Come persona non si può dire. Bisognerebbe conoscerlo. All'inizio ha fatto una impressione un po' strana perché un multimilionario che posta le foto delle scarpe nuove che compra, magari è frutto solo dei tempi contemporanei. Mi sembra una persona che sa stare al mondo. Non è venuto con l'arroganza di chi compra, è venuto con il rispetto dei ruoli. E' venuto anche con la lucidità di chi sa ciò che vuole. Io non ho vissuto come una mancanza di rispetto il fatto che non abbia lasciato certi ruoli a Moratti e che quindi questo non abbia voluto prendere la presidenza. Quando uno compra una società ci fa quello che vuole. Lui è stato educato perché ha voluto la convivenza con Moratti. Mi pare che non sia nemmeno scontato il fatto che uno arriva e sia immediatamente cosi operativo. Tutto da vedere certo, magari tra quattro mesi le cose cambiano. Non è cosi scontato che uno arrivi, sia super operativo e dia subito degli obiettivi di organizzazione a breve termine. Io credo che l'unica cosa che forse non abbia ancora deciso, ma sarà per lui indispensabile trasferirsi a Milano perché non vorrei fosse costretto solo dai cattivi risultati a dire “ok devo trasferirmi”. In una società come l'Inter ci devi stare, tanto più se non hai un plenipotenziario come Galliani o Sabatini, da poter pensare che basti venire una settimana al mese. Appena le cose si fanno più serie dovrà capire da se che cosi come il 70% della società l'ha presa lui, il 70% del suo tempo dovrà passarlo a Milano perché una società di calcio non è una società come tutte le altre. Ci devi stare e ti devi fare sentire.
Ancora convinto che la sua figura sia simile a quella di Pallotta nella Roma?Lui arriva come manager. Lui arriva, l'ha detto da subito, perché vuole che l'Inter faccia soldi. Non per mettersi solo soldi in tasca, ma è un aspetto importante. Forse il più importante. Non è un caso che una delle sue prime frasi sia stata “con questi conti non si va da nessuna parte. Se vogliamo comprare a Gennaio bisogna vendere”. Un manager che di solito prende una società, se ha quei conti, non può dire altro. Lui sa che c'è un patrimonio inesplorato di cose che l'Inter può sfruttare. Forse giusto un po' il Milan riesce a sfruttare il proprio brand a livello internazionale. Nessuna squadra italiana lo fa. La Roma ci sta provando espandendosi verso l'America mentre Thohir verso l'est asiatico. Devi creare però davvero un sistema finanziario che tenga anche li. Non basta fare le tournée o la vendita di magliette. Devi fare in modo che l'Inter venga sentito come un club di quelle parti. Cosi come quando viaggi nel sud est asiatico e i club di Premier League fanno parte ormai di quei paesi. Per cui secondo me il suo approccio è assolutamente alla Pallotta. Non escono soldi se non vengono intascati. Forse l'unica cosa su cui potrà cedere un pochino sarà il suo primo calciomercato. Potrà farsi prendere la mano dalla frenesia del comprare e allora un colpo lo piazzerà. Quella sarebbe l'eccezione. Lui arriva come un manager innamorato della cosa, che capisce che questa cosa ha terreni inesplorati di sviluppo e questo è il suo primo obiettivo, capendo che tutto il resto verrà da solo. C'è da dire che Pallotta è stato baciato in fronte da questa annata che non si aspettava nessuno. Non vorrei che Thohir prendesse come equazione automatica questo caso. I tifosi interisti sanno che tutto con l'Inter è una cosa a parte. Non c'è equazione in questo senso.
A proposito di marketing, Thohir ha detto che punta ad avere 2,5 mld di tifosi. Pensi sia fattibile?No. Non esiste. Lui ha fatto un calcolo di Cina e Indonesia ma non esiste. Non è che adesso in tutte le campagne cinesi si mettono a vedere la partita dell'Inter, soprattutto a quegli orari. In Indonesia sono matti per il calcio cosi come in tutto il bacino asiatico. Il Giappone idem ma è già meno inesplorato. In Cina vanno matti per la Premier, un po' per la Serie A e per Real Madrid e Barcellona, ma 2,5 mld è una cifra da marketing, da dire all'inizio. Poi bisogna vedere che tipo di tifosi anche. Credo che lui voglia sviluppare alla massima potenza quello che può dare in termini di trasmissione il sito dell'Inter anche all'estero, in Cina, anche come trasmissione delle partite. Da quel punto di vista le potenzialità sono molte. Cosi se arrivi ad alcuni milioni di abbonati e sottoscrittori, hai già fatto il botto. Due miliardi e mezzo è come dire che se andiamo nello spazio possiamo conquistare nove pianeti ma a malapena arriviamo sulla Luna.
La volontà di voler convocare per la prima a San Siro un gran numero di ex nerazzurri, la vedi come una operazione da uomo di comunicazione quale lui è...Pensa a quello che ha fatto Pallotta. Loro sono arrivati e hanno fatto proprio tutta questa riscoperta della memoria. Adesso è quasi stucchevole, ma ad ogni partita che gioca in casa, la Roma, mezz'ora prima della gara fa fare il giro di campo a una vecchia gloria. Ha aperto la Hall of Fame del club, per cui è una operazione in quello stile. Sono cose davvero ovvie. L'Inter non ha la visita alla sala dei trofei. C'è il museo di San Siro, che per quella che è la storia dello stadio, è un microbo rispetto a quello che si potrebbe fare. E in sé come club, se mettesse su una esperienza come quella della Juve, l'Inter ci farebbe tanti soldi. Non è solo un fatto di denaro, ma si fa per ribadire la propria identità. L'identità è una cosa che il tifoso va a cercare. E' anche per questo che si instaura questo circolo virtuoso. Lui essendo il nuovo nella tradizione dell'Inter parte da quello che già c'è, cioè dalle glorie passate. Devo dire che mi sono stupito però di leggere il nome di Dino Baggio. L'hanno forse chiamato per l'anti juventinità perché quando giocava al Parma è stato uno dei più fieri uomini portatori di ciò. Ma l'anno che ha fatto all'Inter lo ricordano in pochi. L'approccio è davvero molto simile a quello che ha fatto la Roma degli americani. Alimentiamo l'amore per l'identità di squadra, della maglia o come direbbero quelli del marketing: del brand.Il fatto che voglia inserire due giovani under16 indonesiani ogni anno, lo consideri positivo?Lo farà perchè Nainggolan costa un botto e Cellino non indietreggia di un passo. Il Cagliari non ha ceduto di nulla e questo fa si che i sardi abbiano una stagione tranquilla, per cui per trovare l'unico di origine indonesiana bisognerebbe un sacco di soldi. Dato che non dobbiamo dimenticarci della componente ludica, perché questo è un giocattolo, come faremmo noi se comprassimo una società, un Nainggolan incide di molto sulle finanze, due under16 invece ti fanno vedere ciò che può essere. Del resto anche quando Abramovich acquistò il Chelsea si aprì il discorso relativo ai russi che potevano arrivare, ma la si è aperto e la si è chiuso. Probabilmente lo farà, spero per i tifosi che ne valga la pena, perché altrimenti ne arrivano tanti di giovani stranieri che giocano un po' e poi vanno via.
Questione extra calcistica: un tuo pensiero sulle ultime vicende riguardanti Icardi.Ci sono alcuni punti. Il primo è che comunque sia quando sono questioni d'amore teoricamente tutto è concesso. Per cui noi non dovremmo nemmeno stare a giudicare queste cose. Magari è solo una passione passeggera però come si suole dire l'amore lo sanno soltanto quei due che lo fanno. E' un sentimento e altro. Non è roba nostra. E' un qualcosa che accade tra due persone e che noi non dovremmo commentare. Il secondo è il motivo per cui lo stiamo commentando. Icardi ne ha fatto una questione pubblica. Quando io andavo in seconda media c'era una delle ragazzine più carine della classe che mi piaceva. Io piacevo a lei ma non ci parlavamo mai per via della timidezza. Si misero in mezzo i compagni di classe dicendo le cose che ciascuno dei due pensava sull'altro, ovviamente la cosa più scontata e cioè che ci mettessimo insieme non è mai successa. E cosi queste cose una volta che diventano pubbliche non succedono mai e se succedono, succedono malissimo. L'amore è una roba diversa che non c'entra con le cose di calcio. Ma lui dovrebbe farsi furbo e non rendere la cosa pubblica. Non si deve mettere nella posizione che gli altri possano facilmente parlare o sparlare di te. Tutti se vogliono possono sparlare. Il terzo aspetto è che questo è un patrimonio da 15 mln di euro comprato la scorsa estate. Posto che le questioni d'amore sono delle cose private e non ci puoi entrare anche se hai speso tanti soldi, possono però essere gestite in maniera differente. L'Inter è mancata in questo. Ha una responsabilità avendo investito 15 mln. Non è per i soldi in sé ma la scorsa estate l'unico investimento reale l'ha fatto su Icardi. I media ci mangiano sopra ma l'Inter sta lasciando che si faccia carne di porco su questo. La matrice è la maniera bislacca in cui la sta gestendo Icardi. Al netto che non puoi decidere delle questioni sentimentali puoi dire “senti tu hai 21 anni ma noi ti stiamo dando dei soldi e fai parte di un sistema professionistico, capiamo la tua situazione, ma tu adesso fai parte di questo”. Bisogna responsabilizzare Icardi e l'Inter sta mancando in questo. Siccome il vuoto di potere a livello societario su queste cose all'Inter c'è sempre stato, teoricamente quello che dovrebbe assumere questo ruolo di potere è Mazzarri. Quando tempo fa dicemmo che Mazzarri sarebbe potuto essere l'uomo forte dell'Inter, non sapevamo quanto la cosa di Thohir stesse andando avanti. Io penso ancora oggi che Mazzarri potrebbe essere l'uomo forte dell'Inter, ma il problema è che la costruzione di questo suo ruolo che doveva partire a Luglio, si è congelata nel frattempo per il contesto societario. Thohir con le sue dichiarazioni sembra anche appoggiarlo. C'è da dire una cosa molto importante: cosa sta mancando dal punto di vista tecnico all'Inter? I gol. Perchè la squadra comunque sia fa un calcio attivo e prova a trovare la vittoria. Ha dimostrato personalità. Ha quasi rimediato a quasi tutti gli errori degli anni passati, ma manca il gol. Milito è fuori per cui questo vuol dire che l'unica spesa vera che potevi fare questa estate l'hai fatta su Icardi. E' infortunato vero, ma adesso vai a sapere quanto ci vuole per recuperare. Tu mi stai dicendo che anche questa situazione rientra nel fatto che tu come squadra stai dissipando l'investimento fatto questa estate. Materialmente vedi come questo intacca i risultati. Non voglio che tutto si riduca al fatto che Icardi pensa a Wanda Nara per cui non gioca e l'Inter non fa gol. Di fatto però quello è l'investimento che hai fatto per sostituire Milito, ti manca l'attaccante e tu sei in balia delle onde aspettando e sperando. E' il tuo unico investimento vero di questa estate e la tua unica lacuna tecnica quando giochi. Come società devi saperlo gestire meglio. E' un peccato perché a volte ci sono certe lacune a cui non è facile ovviare, ma su questa è davvero semplice. L'investimento migliore che si svaluta e tu che non lo tuteli in sé, non dagli altri, secondo me è una ingenuità.
Quindi per te quello che manca adesso è anche il tanto famigerato “uomo forte”.Non so se Thohir abbia idea di questo e cioè che nel calcio italiano serva uno che non solo sia un uomo forte ma che sappia muoversi in questa giungla. Nell'eventualità decida di farlo lui stesso, mi chiedo se ha o meno questo background. E' un super manager, viene da un mondo corretto come quello della Nba e della Mls e parte da una posizione avvantaggiata venendo da una famiglia molto ricca. Questa però è una nuova avventura quindi è un'incognita. Se lo saprà fare lo sapremo solo tra qualche mese perchè come è sempre stato, per svolgere questo ruolo all'Inter bisogna essere molto duri.
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