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ESCLUSIVA Ranocchia: “Ho una missione: vincere! M’Vila voleva solo l’Inter. Fascia? Qualcosa conta di più”

Dario Di Noi

E’ il suo primo ritiro da capitano e lo sta onorando al meglio. Andrea Ranocchia ha ricevuto un’eredità pesante, pensatissima: la fascia di capitano che per anni è stata sul braccio di una leggenda nerazzurra come Javier Zanetti. Ma...

E' il suo primo ritiro da capitano e lo sta onorando al meglio. Andrea Ranocchia ha ricevuto un'eredità pesante, pensatissima: la fascia di capitano che per anni è stata sul braccio di una leggenda nerazzurra come Javier Zanetti.

Ma il centrale italiano non ha paura, sta per rinnovare il suo contratto con la società nerazzurra ed è pronto a raccogliere la sfida, una sfida che vuole che sia vincente. Ranocchia ha parlato di questo e di tanto altro in esclusiva a FCINTER1908.IT, che lo ha intervistato nel ritiro di Pinzolo:

Andrea, le tue prime sensazioni, vere, sincere e reali, quando hai scoperto ed hai avuto la certezza che saresti diventato il Capitano dell'Inter e che avresti raccolto l'eredità di Zanetti, e come intendi ora portare questa fascia che, insomma, è un po' come un abito...

Si si, guardate, non c'è dubbio, la fascia responsabilizza me e responsabilizzerà anche gli altri ragazzi, tutti i miei compagni, che comunque da ora in poi si trovano di fronte una persona di riferimento nuova, visto che per tanti anni il leader è stato un altro. Però, più che la fascia in sè, conta la decisione di continuare a vestire questa maglia, la maglia dell'Inter, ed è questo quello che deve rappresentare il gruppo nuovo e deve rappresentare me: non tanto la fascia, perchè comunque è una novità importante, l'ha vestita una leggenda e sicuramente è bello e lo sarà ancor di più continuare a fare quello che ha fatto lui, però rimane tanto il fatto che è la maglia ad essere più importante della fascia, è la maglia ad essere più importante del numero, è la maglia ad essere più importante di tutto.

E allora, a proposito di questo, c'è stato un momento in cui eri convinto di arrivare a separarti da questa maglia che oggi difendi a spada tratta e da capitano?

Si si, ma non quest'estate con la Juve. Risale allo scorso gennaio, lì ero davvero convinto di andare via, dico la verità, ero già del Galatasaray. Sarei andato in prestito, quindi sarei tornato, però comunque è un fatto, avevo quasi fatto tutto ed ero pronto a trasferirmi in Turchia, per un'esperienza che avrebbe radicalmente cambiato la mia vita. Fortunatamente, però, è andata bene così e oggi è tutta un'altra storia.

Ma le vere prime sensazioni di quando, per la prima volta, ti hanno riferito che saresti stato il Capitano di questa squadra, quali sono state? Qualcuno ti ha scritto messaggi particolari, magari Zanetti oppure Materazzi? Marco quando ti ha lasciato quel numero, il "suo" storico 23, immaginava forse che un giorno saresti diventato un emblema, oltre che il capitano, di questa società?

Si Marco mi ha sempre mandato tanti messaggi, anche prima di venire qui. Mi ricordo, mi diceva in ogni messaggio "Vieni che rivinciamo tutto". Ed è per questo che io devo rimanere all'Inter e non andare altrove, questa è la mia missione all'Inter e questo è quello che devo fare: devo rivincere tutto.

Hai ricevuto altri messaggi particolari, magari proprio da chi ti ha preceduto, se hai parlato con Zanetti...

I messaggi più belli li ho ricevuti sicuramente dai miei amici, dai miei amici d'infanzia, sono tutti molto orgogliosi di quello che sono riuscito a fare e di quello che ho raggiunto. Pupi? No Javier al momento non l'ho ancora sentito per questo motivo in particolare. L'ho sentito in vacanza si, ma per altre cose, di questo potremo parlarne più avanti.

A proposito di questa nuova stagione, impressioni, sentori, emozioni?

E' una stagione importante, il Mister già da questi primi giorni di ritiro ci sta caricando moltissimo e con lui non vediamo l'ora di cominciare questa nuova annata. Ci da energia, siamo carichi e vogliosi di dare inizio a questa nuova stagione.

Rispetto all'anno scorso cos'è cambiato? Che differenze noti nell'ambiente, a livello di atmosfera? Durante l'anno c'eri tu, c'eravamo noi, e abbiamo notato un Mazzarri di un certo tipo. Quest'anno, subito in avvio, come ti sembra? Rispetto all'anno scorso, la voglia del gruppo a che punto è dopo una stagione del genere?

Si si, sicuramente la voglia è quella di tornare a vincere, o di vincere in generale, perchè comunque questo è un gruppo nuovo che non ha mai vinto niente, a parte Vidic, quindi sicuramente in questo senso c'è tanta positività nel credere e sognare di vincere.

L'ultima su M'Vila: è stato per giorni blindato in albergo e ora ha cominciato ad allenarsi da giocatore a tutti gli effetti nerazzurro. Secondo te che innesto può essere il suo?

Si finalmente si è potuto allenare con noi, ha potuto svolgere le prime sedute con tutti noi, nei giorni in cui è stato blindato in albergo l'ho visto molto poco. Ma già per il fatto che comunque si è imposto di venire qui, rifiutando tanti soldi, vuol dire che si vuole mettere in discussione e vuole creare e costruire qualcosa di importante con l'Inter. Per il momento basta questo, sono sufficienti queste sensazioni che mi dà la persona prima che da calciatore. Del giocatore sinceramente posso dire ancora poco perchè ho visto poco, ma per ora quello che so sul ragazzo mi basta per sapere che potrà fare molto per l'Inter.

 

SI RINGRAZIA ANDREA RANOCCHIA E L'INTER PER LA GRANDE DISPONIBILITA' E CORTESIA

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