- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
twinter
Come è stato questo inizio di stagione di Gary Medel? Il cileno, quando si danno giudizi su di lui, paga soprattutto l'ultima prestazione, quella contro il Verona macchiata da un'espulsione certamente ingenua ed evitabile.
Ma quando il giudizio si estende a tutte le prime partite giocate dal Pitbull, allora bisogna fare i conti con i numeri e con le statistiche, che raccontano altro e parlano di un Medel tutt'altro che deludente, nonostante questi primi mesi balbettanti dell'Inter.
Medel è stato acquistato dal Cardiff per 8 milioni di euro più uno di bonus ed è stato preso per fare da schermo davanti alla difesa e lasciare Hernanes e Kovacic liberi di inventare.
Medel ha giocato, in campionato, 898 minuti con una media di 73 passaggi a partita (De Jong, tanto per citare il prossimo avversario dell'Inter, è fermo a 65) e una stratosferica percentuale relativa alla precisione dei passaggi: 92,4% (De Jong ha l'89,5%, De Rossi il 91,4% ma con più passaggi, Pogba l'80,3%).
Ma c'è un dato che sfata anche il luogo comune spesso associato a Medel: "E' facile avere il 90% di precisione quando si tocca il pallone sempre all'indietro".
Niente di più sbagliato: i passaggi di Medel, per il 71,1%, sono passaggi in avanti, proiettati verso l'area avversaria. Solo il 28,9% dei tocchi di Medel è rivolto ad un compagno arretrato. Anche nell'ultima gara contro il Verona, il cileno ha giocato sempre in proiezione offensiva: 32 passaggi vincenti su 35 nella metà campo del Verona e solo 4 nella metà campo dell'Inter.
Medel, nelle statistiche difensive, ha meno di un dribbling subito a partita (0,9), 2,4 tackle di media a partita, 2,2 palloni intercettati, solo 1,3 falli di media. Sono numeri che sicuramente possono migliorare ma che certo non denotano una partenza a rilento da parte del Pitbull.
Ma è in fase di ripartenza che l'inizio stagione di Medel è superiore a quanto evidenziato da più parti: 0,7 passaggi chiave a partita (De Jong è a 0,2) e solo 0,3 controlli sbagliati (il milanista è a 0,5).
Se a questi dati si aggiungono i 18 duelli di testa vinti su 28 tentati (64%), si nota come anche dal punto di vista del coraggio il cileno non abbia nulla da invidiare a colossi ben più prestanti di lui.
Un dato su cui lavorare? I tackle. Medel ne ha vinti solo 20 su 45 e per un mastino come lui il dato non è poi così brillante.
Ma le statistiche parlano chiaro: l'inizio di stagione dell'ex Cardiff non è affatto deludente, in attesa che anche la squadra contribuisca con le prestazioni complessive a far emergere il reale valore di uno dei migliori giocatori dei recenti Mondiali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA