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Più volte, nel corso della stagione attuale, è stato fatto il confronto tra l'Inter di Mazzarri e quella di Stramaccioni. I punti ottenuti in campionato dai due tecnici sono stati spesso motivo di paragone per entrambi.Stavolta non vogliamo confrontare i punti in classifica, quanto invece, creare un parallelo relativo agli infortuni patiti durante il corso Stramaccioni e quello Mazzarri. Prenderemo in considerazione solo i calciatori che hanno avuto problemi fisici di natura muscolare e con stop dai dieci giorni in su. L'analisi include solo calciatori che hanno partecipato alla preparazione atletica di inizio campionato:
Il tecnico romano ha totalizzato la bellezza di venti infortuni di natura muscolare nel corso della stessa stagione. I calciatori colpiti sono stati complessivamente 16. Li elenchiamo e aggiungiamo tra parentesi il numero di giorni in cui sono stati costretti a stare lontani dal campo: Mudingayi (30), Palacio (41), Mbaye (27), Sneijder (59), Ranocchia (13), Samuel (13), Guarin (31), Coutinho (47), Nagatomo (24), Chivu (10), Silvestre (38), Alvarez (14), Cassano (34), Gargano (45), Cambiasso (18), Obi (304). Sommando gli infortuni di tutti, esce fuori un totale abbastanza allarmante: 748 giorni di convalescenza.
Passiamo a Mazzarri. Il tecnico di S.Vincenzo - senza coppe europee - rispetto al suo predecessore può vantare un passivo decisamente migliore: Campagnaro (32), Nagatomo (13), Alvarez (13), Milito (88), Samuel (35), sono gli unici cinque calciatori ad aver subito infortuni muscolari capaci di allontanarli dalle competizioni per più di dieci giorni. In totale fanno 181. Ovvero, 567 giorni meno di Stramaccioni.
A sfavore del tecnico romano gioca sicuramente l'infortunio di Joel Obi, ma escludendo la malasorte (più unica che rara) del nigeriano, i giorni di convolescenza rimangono comunque di gran lunga superiori a quelli totalizzati dalla rosa guidata da Walter Mazzarri: 444 contro 181. In pratica due volte e mezzo in più.
Curiosità: Yuto Nagatomo incorre nello stesso infortunio al polpaccio da tre anni consecutivi e sempre nello stesso periodo: tra novembre e dicembre.
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