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Keep calm, tanto c’è Handanovic. Ad un certo punto, nel bel mezzo del derby, qualcuno si è messo a ringraziare il cielo. “Se non c’era quello lì stavamo sotto tre a zero”, si sentiva aleggiare tra i tifosi nerazzurri. Eh già, perché se i loro cori avevano cercato di far sentire in imbarazzo Balotelli, per fermarlo palla a piede sono serviti un paio di miracoli. Li ha fatti tutti Samir: c’era un buco in mezzo al campo e il Milan gli è spuntato davanti almeno tre volte. Li ha anticipati, li ha ghiacciati, è volato tra i pali per non farli passare. La sua faccia congelata non lasciava trapelare alcuna emozione: gli altri nervosi, a dare calci ai pali. E lui là in mezzo, perché tanto è l’unico posto dove voleva stare, il suo posto. “Se segno al derby esulto”, aveva detto SuperMario nel giorno della sua presentazione ufficiale. Non aveva fatto i conti con SuperHanda. Lo ha annullato, che guastafeste!
Quando l’Inter ha scelto di lasciar partire Julio Cesar nessuno poteva immaginare che il nuovo portiere sarebbe riuscito ad entrare così presto nei cuori e nelle certezze interiste. Questa estate, quando era arrivata la notizia di un infortunio al ginocchio, i soliti tromboni l’avevano sparata grossa: ‘Ma chi abbiamo preso?’.
Chi? Uno che non parla tanto, ma quando lo fa ti guarda dritto negli occhi e ti fa capire esattamente cosa intende. Una saracinesca, un incantatore, un uomo ghiaccio che di ghiaccio non è. Le sue sono tutte parate decisive e anche ieri sera è stato il migliore in campo. Ha tenuto a galla la squadra nerazzurra quando c’era da stringere i denti, l’ha spronata a modo suo e ha urlato di gioia al gol di Schelotto, ha esultato tutto solo là in mezzo alla sua area, sotto la Curva Nord in delirio.
Un punto di riferimento, un uomo indispensabile, un leader silenzioso, solo in apparenza distaccato. “Ma era proprio necessario cambiare Julio?”, “Ma undici mln non sono troppi?”. Queste erano le domande al suo arrivo. Il tempo ha già dato la sua risposta. E se proprio non riuscite ad ammettere che (Sant')Handanovic è il miglior acquisto della dirigenza nerazzurra del 2012, guardatelo negli occhi, provate a dirglielo. E provate a non farvi ipnotizzare, se ci riuscite.
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