twinter

Hernanes: “Spero nel Mondiale, vi spiego perchè. Le lacrime d’addio alla Lazio…”

Dario Di Noi

Il protagonista di una lunga intervista per la rubrica settimanale “Jogo Limpo”, tenuta dal giornalista brasiliano di ESPN Andrè Plihal, è stato il Profeta nerazzurro Hernanes. Il numero 88 dell’Inter, in questa intensa e...

Il protagonista di una lunga intervista per la rubrica settimanale "Jogo Limpo", tenuta dal giornalista brasiliano di ESPNAndrè Plihal, è stato il Profeta nerazzurro Hernanes. Il numero 88 dell'Inter, in questa intensa e divertente chiacchierata con il suo connazionale, ha affrontato tanti e svariati temi che lo riguardavano, a partire dal Mondiale fino ad arrivare ad altre curiosità riguardanti il suo passato (la Lazio) ed il suo presente (l'Inter).

Ecco alcune delle sue parole riportate da ESPN.com.

Innanzitutto il Mondiale:"Io ci spero tanto, ho molta speranza. Sto lavorando duramente, spero di fare parte di questa Selecao e di convincere un grande allenatore come Felipao (Scolari, ndr) a portarmi con sè. E’ la mia grande speranza, è la mia grande motivazione, lavorando bene qui all’Inter potrò andare in Brasile e potrò difendere i colori della nazionale verdeoro, cercando di aiutare il mio Paese a conquistare quel titolo. Se ho già avuto un contatto con la commissione tecnica della Selecao? No no. Nelle ultime convocazioni per l’amichevole con il Sud Africa non sono stato chiamato, ma nelle convocazioni precedenti il CT mi ha sempre inserito nella lista dei convocati: alcuni giocatori fissi sono sempre stati chiamati, come Luis Gustavo, Paulinho, me, Lucas Leiva e Fernandinho, più o meno questi giocatori. Sono rimasto un po’ sorpreso di non essere stato inserito nell’ultimo turno di chiamate, ma non credo che quelle scelte dipendessero dal mio ruolo. Penso che lavorando bene e dimostrando il mio potenziale con la squadra di club, potrò giocarmi bene le mie carte e le mie chance, solo lavorando tanto. Per questo rimango fiducioso, sono già stato convocato e ci spero".

Hernanes ha poi proseguito parlando del suo passato e del suo presente, mettendo a paragone - su richiesta dell'intervistatore - la struttura di Inter e Lazio: "Molte differenze no, non le ho trovate: la Lazio era una grande struttura, ben strutturata, aveva grande organizzazione. All’Inter ho trovato un altrettanto grande struttura e un’ottima organizzazione: chiaro, ci sono alcune piccole diversità, ma non ho notato una differenza così grande, solo minima".

Sul presente, il Profeta si è espresso anche sul rapporto con i compagni di squadra, sottolinenando la buona accoglienza da parte del gruppo Inter ed il suo legame con i giocatori brasiliani: "Sono molto amico con i brasiliani, con Jonathan, Juan Jesus ed anche Wallace. Da quando sono arrivato mi hanno accolto molto bene, mi è piaciuto molto. Con Juan Jesus usciamo spesso, usciamo in compagnia e con le nostre mogli, e lo stesso con Jonathan. Insomma, soprattutto con i brasiliani ho legato parecchio da quando sono arrivato".

Infine, l'ex idolo della tifoseria biancoceleste ha commentato, con il sorriso, quel particolare addio "in lacrime" ai tifosi della Lazio: "Fu una cosa positiva, non mi aspettavo sinceramente quella reazione così forte da parte dei tifosi, sono sempre stato trattato bene, l’affetto verso i giocatori a Roma è sempre stato importante, mi hanno sempre dimostrato grande amore e rispetto. MI colpì molto perché quando ci salutavamo a quel tempo continuavamo a dirmi “non te ne andare, non te ne andare, non te ne andare”, me lo ripetevano di continuo ma io quando mi trovavo assieme a loro non sapevo come fare, non avevo il coraggio di rispondere, perciò le lacrime vennero fuori così, per questo motivo. Ci salutammo così, ma fu un saluto positivo e naturale, un’emozione per me".