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Horowitz: “Moratti e Thohir, tante cose in comune. Erick valorizzerà  l’Inter così: più sponsor stranieri e…”

La cessione dell’Inter da parte di Moratti a Thohir vista con gli occhi di Steve Horowitz. Lo abbiamo visto sempre a fianco del magnate indonesiano durante i suoi viaggi in Italia: si tratta di uno dei collaboratori del neo presidente...

Eva A. Provenzano

La cessione dell'Inter da parte di Moratti a Thohir vista con gli occhi di Steve Horowitz. Lo abbiamo visto sempre a fianco del magnate indonesiano durante i suoi viaggi in Italia: si tratta di uno dei collaboratori del neo presidente nerazzurro, lavora - è advisor - per la Inner Circle, la banca che ha curato l'operazione per conto del tycoon. A luglio, sui marciapiedi dell'Armani Hotel, si era presentato come 'amico' dell'imprenditore e aveva lasciato ai cronisti solo il suo nome. 'Steve' ha rilasciato un'esclusiva a Beinsport Tv e ha detto:

MORATTI - "Moratti è uno dei signori più veri che io abbia mai incontrato e ama l'Inter davvero con tutto il cuore. Ha capito che per il bene della sua squadra, per la Serie A, per riportare i suoi ragazzi in cima al mondo doveva cambiare qualcosa". 

THOHIR - "Ad Erick piace vincere e contribuirà a fare in modo che si possa tornare a competere con i migliori club del pianeta. Nel calcio di oggi non basta avere i più grandi giocatori in rosa. Lui assicurerà visibilità globale, farà in modo di potenziare l'Inter oltre a permetterle di competere per il titolo in Serie A e in Champions League.

MODELLI E SPONSOR- "La Serie A ha visto Premier e Liga diventare i campionati più importanti, soprattutto grazie al lavoro fatto dai cub fuori dal campo. Il Manchester United per esempio: ha sponsorizzazioni per mln di dollari. L'Inter ha 37 sponsor e solo pochi non sono aziende italiane. Questa è una cosa che va migliorata per andare avanti. E' necessario cercare sponsor globali e poi pensare alla riqualificazione dell'area dello stadio in modo da far crescere il fatturato e farlo diventare in linea con gli altri club che hanno stadi di proprietà, come l'Arsenal per esempio". 

PERCHE' HA DETTO SI' - "Moratti è stato colpito con Erick fin dall'inizio. Aveva bisogno di qualcuno in grado di vendere il marchio Inter in Asia e anche in altri posti. Qualcuno capace di pensare fuori dagli schemi. Non è mai facile prevedere come vanno le partnership, ma il sentimento di amicizia che li ha legati fin da subito dà grandi garanzie su come questa storia si svolgerà. Sia Erick che Massimo amano la famiglia e le loro aziende. Entrambi amano l'Inter".