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Icardi: “Io Capitano, un orgoglio. Nascerà  grande squadra: l’Inter lo merita! Giusto…”

Giovanni Montopoli

Dopo il titolo di capocannoniere Mauro Icardi si prende anche i gradi di Capitano dell’Inter. Una fascia bagnata da un esordio non proprio indimenticabile. Il centravanti dell’Inter si racconta in una lunga intervista rilasciata ad Andrea...

Dopo il titolo di capocannoniere Mauro Icardi si prende anche i gradi di Capitano dell’Inter. Una fascia bagnata da un esordio non proprio indimenticabile. Il centravanti dell’Inter si racconta in una lunga intervista rilasciata ad Andrea Sorrentino di Repubblica.

Queste le dichiarazioni del bomber argentino:

MERCATO – “Sinceramente non ho seguito molto. Sto a casa, in famiglia. Non mi appassionano le news sportive. Però la tv la guardo. Seguiamo la tv argentina, ci piace quella. Ho il decoder apposta per vederla”

FAVORITA – “La Juventus, di poco, rimane la favorita: sono quattro anni che vince. Hanno perso Pirlo, Tevez e Vidal che facevano la differenza, le altre ora se la possono giocare. Ci siamo tutti rafforzati. Sarà un campionato equilibrato”.

INTER – “Era giusto cambiare. Sono quattro anni che l’Inter non vince niente, era necessario muovere le cose, provare strade nuove. Da troppo tempo siamo bloccati, il mister ha delle idee e i dirigenti l’hanno seguito, compiendo enormi investimenti per tornare ai livelli che ci competono. Ho assolutamente fiducia. Vedrete che poco a poco rinascerà una grandissima squadra. Al club spettano le scelte sul mercato, a noi giocatori il compito di creare un nuovo gruppo e un nuovo spogliatoio. E ci riusciremo. L’Inter lo merita per la sua storia”

STOP – “Infortunio? Non è grave. Il muscolo mi si indurisce sempre, qui ho una cicatrice da quando avevo 5 anni. Perché ho giocato? Sapevo che l’indurimento non era niente di grave. È che voglio giocare sempre…il mister poi ha deciso di togliermi per non rischiare”

CAPITANO – “Essere capitano dell’Inter è un grande orgoglio. L’hanno deciso Mancini e il club pochi giorni prima del campionato, una soddisfazione enorme. Ho solo 22 anni e rappresento uno dei club più importanti al mondo. Ho la fascia che è stata di Zanetti per tanti anni, il massimo. Ma dico sempre che in campo dobbiamo essere tutti capitani, non solo chi porta la fascia. Arbitri? Parlare con loro non è un problema, anche prima ero molto loquace”

MANCINI – “All’inizio doveva conoscerci tutti, piano piano abbiamo parlato e ci siamo capiti. Alla fine ho fatto quello che mi chiedeva: aiutare la squadra a segnare tanto. Nuovi attaccanti? Bravissimi, ma aspettiamo e vediamo come si adatteranno alla serie A”

BALOTELLI – “Giocatore eccellente, altrimenti non sarebbe arrivato dove è arrivato, nei club e nella nazionale, da giovanissimo. Come persona forse un po’ così ma ora dovrà cambiare per forza, Sinisa è uno duro sul serio per certe cose”

NAZIONALE – “Ringrazio l’Italia, la mia carriera è iniziata qui ma per noi argentini la nazionale è una cosa particolare, non si può spiegare, ora sono in attesa, sono giovane, posso aspettare”

INVESTIMENTI – “Ho comprato una casa a Milano e qualcosa in Argentina. Bisognerà pur lasciare qualcosa ai figli. Altri bambini? No, no, basta. Social? Con Wanda ci piace molto andare sul web, aiuta anche per la popolarità, no? poi ci sono anche i lati negativi, ma sono le regole del gioco. Le critiche? Ci siamo lasciati indietro tutti i casini e abbiamo pensato alle nostre vite. Va benissimo. E sarà stata lei, sarà stata la famiglia, ma io ora sono un uomo migliore e un calciatore migliore”