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Mauro Icardi si appresta a diventare un giocatore dell'inter e si racconta a Canarias7, svelando una promessa di Mazzarri.
Il bilancio della prima stagione è indimenticabile. Sei stato anche eletto miglior giovane...
"Dopo l'infortunio di Maxi Lopez sono entrato bene in squadra. Ho segnato alla Juve, poi la quaterna al Pescara. Ho lasciato Barcellona per andare a Genova con un obiettivo, quello di essere protagonista e di giocare con continuità. E l'ho ottenuto. Ora raccolgo quanto seminato. Credo che il premio di miglior giovane sia meritato".
Ti aspettavi una ascesa così veloce?
"Dico la verità: no. E' stato tutto molto rapido. Dopo solo due anni e mezzo di Italia firmo per una grande del calcio mondiale come l'Inter. Ho solo 20 anni ma sono uscito molto presto di casa e questo mi ha fatto maturare. So che con sforzo e costanza si può ottenere tutto.Non aggiunge pressione il fatto che mi abbiano pagato tanto. Sono convinto che dimostrerò sul campo, segnando, che non si sono sbagliati. Lunedì devo essere a Milano e ho voglia di cominciare".
Erediti un numero importante, il 9. Qual è il tuo obiettivo con l'Inter?
"L'allenatore, Walter Mazzarri, mi ha promesso questo numero e spero di non deluderlo. Indossare il numero 9 è un sfida molto importante, soprattutto in una squadra come l'Inter, ma non mi spaventa. Confido di segnare molto e di essere importante e tentare di lottare per lo scudetto".
Tornerai un giorno in Spagna?
"Prima di firmare con l'Inter c'erano diversi club interessati, ma non così importanti. Ora voglio trionfare a Milano nei prossimi cinque anni. Il campionato italiano è più equlibrato rispetto alla Liga. I difensori sono più arcigni. In Italia la Liga viene considerato un campionato molto squilibrato tra Real, Barcellona e le altre".
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