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L’Inter stenta in classifica e sul campo. I nerazzurri vivono momenti di crisi finanziaria e di gioco, largamente riflessi dall’attuale classifica: undicesimi a pari punti col Palermo e dietro Sampdoria, Genoa, Udinese, Sassuolo, Milan e Fiorentina. Tutte squadre che all’inizio di questo campionato sembravano destinate a guardare i nerazzurri dal basso verso l’alto.
La classifica non è il solo strumento di valutazione utilizzabile per tracciare un bilancio delle problematiche di una società che non riesce a far decollare il proprio progetto. Senza voler entrare nelle dinamiche finanziarie e di bilancio, rimaniamo sul campo e analizziamo le reti subite dall’Inter nella stagione attuale: per 19 volte Handanovic e Carrizo hanno dovuto raccogliere la palla dal sacco. Da dieci anni l’Inter non riusciva a fare peggio: stagione 2004/2005, era la prima Inter di Roberto Mancini, quella dell’interminabile serie di pareggi. In quell’occasione le reti subite nelle prime tredici giornate di campionato furono addirittura 22 e l’Inter riuscì a raccogliere 17 punti, esattamente come avvenuto finora, ma al termine della stagione riuscì a conseguire il terzo posto e la qualificazione in Champions con 72 punti totali.
Da allora le reti subite nelle prime tredici giornate sono sempre state inferiori a quelle incassate nel corso della stagione attuale: a sorpresa la coppia che ha garantito maggior impermeabilità è stata quella formata da Cordoba e Samuel nel 2008-2009, i nerazzurri subirono solo 7 gol nelle prime 13 giornate. Immediatamente dopo di loro si piazza il duo Cordoba-Lucio del 2010-2011, stagione successiva al Triplete, che vide Walter Samuel spesso fuori per infortunio.
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