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Inter spacca tabù. Icardi nuovo moschettiere. Guarin, i suoi tiri non spaventano più…

È un’Inter spacca tabù: dopo aver ritrovato la terza vittoria consecutiva in campionato (mancava dalla gestione Stramaccioni) i nerazzurri riescono a battere il Celtic nei novanta minuti regolamentari: è la prima volta nella storia del club...

Alessandro De Felice

È un’Inter spacca tabù: dopo aver ritrovato la terza vittoria consecutiva in campionato (mancava dalla gestione Stramaccioni) i nerazzurri riescono a battere il Celtic nei novanta minuti regolamentari: è la prima volta nella storia del club di Corso Vittorio Emanuele. Tutto sotto gli occhi soddisfatti di Erick Thohir che, soprattutto in ambito europeo, non gradisce passi falsi. La sua Inter avanza contemporaneamente nel percorso di crescita e agli ottavi di finale d’Europa League.Un bel pezzo di strada è alle spalle, ma l’obiettivo rimane ancora oltre l’orizzonte. Lo sa bene anche Roberto Mancini che, nonostante la soddisfazione per il passaggio agli ottavi, preferisce evidenziare ancora i difetti da correggere, lasciando in secondo piano i progressi registrati. Scelta saggia quella del tecnico jesino, che non intende esaltare l’ambiente. La squadra non mostra ancora la giusta maturità e un passo falso potrebbe essere dietro l’angolo. Più opportuno seguire una linea costante d’entusiasmo, evitando picchi d’euforia o depressione. Contro il Celtic non è mancata qualche sbavatura, gli scozzesi – fin quando in undici uomini – hanno creato qualche grattacapo sulle corsie esterne, proprio come all’andata. Ma questa volta c’è l’aggravante della consapevolezza, perché l’avversario può coglierti di sorpresa una volta, non due. Bisogna crescere anche in questo.

Tutti per Icardi, Icardi per tutti:  Mancini lo ha pubblicamente bacchettato, lui non si è lamentato, anzi, ha intensificato l’impegno:“Alla Sampdoria aiutavo di più la squadra, mentre Mazzarri mi chiedeva di occupare una sola zona di campo. Dovrò nuovamente abituarmi a svolgere lo stesso lavoro di prima”.Questa la replica di Mauro Icardi alle critiche a lui rivolte, un’ammissione di colpa, immediatamente seguita da risposte concrete sul campo. Il centravanti argentino non si è perso in chiacchiere ed ha immediatamente iniziato a fare ciò che il suo tecnico ha richiesto a gran voce: movimento in favore dei propri compagni. Così capita di vedere Maurito scattare sulla fascia destra, o andarsi a prendere un fallo fondamentale sulla sinistra. Decisivo perché costa al suo avversario il secondo giallo e la conseguente espulsione. Se la partita si mette sul giusto binario è anche grazie a questo episodio. Icardi mostra ancora una volta di essere un tipo sveglio, perché non sa solo segnare, ma anche ascoltare.Miracolo Guarin: il colombiano genera riflessioni profonde. Chi era quello visto fino all’arrivo di Mancini?Dov’è finito? Tornerà? Intanto l’ex Porto sta recuperando tutto il terreno perso con prestazioni e giocate spesso decisive. I tifosi assistono meravigliati alla metamorfosi del centrocampista e seguono con aspettative decisamente differenti il suo piede che si appresta a colpire la sfera. Prima si coprivano preventivamente il volto anche al terzo anello, adesso si preparano per tempo ad esultare: è cambiata la fiducia.