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Investimenti bloccati dai conti in rosso. L’unica speranza è…

Sono numeri impietosi e preoccupanti quelli evidenziati oggi dalla Gazzetta dello Sport, sullo stato finanziario dell’Inter che continua ad essere molto preoccupante. Nella gestione 2012-2013 ci sono stati 81 milioni di passivo a fronte di 176...

Riccardo Fusato

Sono numeri impietosi e preoccupanti quelli evidenziati oggi dalla Gazzetta dello Sport, sullo stato finanziario dell’Inter che continua ad essere molto preoccupante.

Nella gestione 2012-2013 ci sono stati 81 milioni di passivo a fronte di 176 fatturati, che, per rendere l’idea sono un centinaio in meno di Milan e Juve e addirittura un terzo rispetto a Real e Barcellona. Ma c’è di più;  il taglio drastico delle spese per il personale, passate dai 235 milioni del 2009-10 ai 129 della scorsa stagione, non è bastato a riequilibrare la gestione. Il lavoro di contenimento sta coinvolgendo tutta la società, basti pensare che in tre anni i costi di vitto, alloggio e locomozione sono scesi da 4,3 a 2,2 milioni; le consulenze esterne da 2,3 a 1,3; le spese per l’organizzazione delle gare da 7 a 3,5. E non è ancora finito il tempo dei sacrifici. L’Inter si trova a dover rimpiangere persino la mancata partecipazione all’Europa League, che nel 2012-13 aveva garantito 8 milioni tra premi Uefa e botteghino. Il bilancio di questa stagione sarà ancora in profondo rosso: i 2,8 milioni della tournée negli Stati Uniti scolorano di fronte alle mancate plusvalenze dell’estate (3,3 milioni contro i 33,9 complessivi dell’esercizio precedente). Budget rivisto in senso peggiorativo e deficit stimato di 60-65 milioni al 30 giugno.

Con questi numeri sia Thohir con il 70% che Moratti con il 29,5% nei prossimi due anni almeno, investiranno denaro, non per fare acquisti ma per per far funzionare la società. La situazione è preoccupante se si pensa che, i 100 milioni di denaro messi dagli indonesiani sono  serviti per tenere acceso il giocattolo. Ma per gli uomini dell’Est non è finita qui: in base agli accordi con Moratti, si accolleranno nel giro di uno-due anni i debiti nerazzurri per circa 180 milioni. Ciò renderà più leggero il club ma limiterà gli esborsi-extra degli indonesiani, a meno che la famiglia Bakrie non arrivi in soccorso in tempi più o meno brevi.