Juan: “Distratto da problemi privati, tifosi scusate. Shaq signore della luce. Il club…”

Juan Jesus è stato intervistato da Sky Sport in una location particolare, sul Trono di Spade, rimando alla celebre serie tv "Game of Thrones": "E' una delle serie più viste al mondo. La conosco. Vorrei difendere l'Inter con spada, scudo e tutto per non perdere più nessuna partita. Vorrei difendere l'Inter per superare il momento difficile. Tutti li passano, è anche una questione di testa. La forza oscura dell'Inter ora è la testa. Dobbiamo cambiare subito la testa, non possiamo stare così".

PROBLEMI EXTRACAMPO - "Non sono uno che parla spesso della mia vita privata ma ho passato momenti brutti, sono arrivato poco concentrato in campo. E per questo chiedo scusa perché non posso arrivare in campo pensando ad altre cose. Ma ho giocato una grande partita con la Samp, anche in un ruolo non mio. Ma credo di avere aiutato la squadra. Io voglio giocare nel ruolo in cui posso aiutare di più la squadra, dove posso crescere, dove posso dare quello che l'Inter merita. Dobbiamo continuare a lavorare per uscire da questo momento buio e ritornare come prima"

NEL TRONO DI SPADE SI DICE CHE O VINCI O MUORI. E' LO SPIRITO PER LE PROSSIME DIECI?

"Sicuro, dobbiamo vincerle tutte e non morire mai. Sono 10 partite, dobbiamo affrontarle come vita o morte. Dobbiamo lottare con i denti, fare di tutto"

CHI E' IL SIGNORE DELLA LUCE?

"Credo che sia Shaqiri, uno che può cambiare la partita, sta giocando bene, può aiutare tanto. Credo che sia lui"

IL FUTURO?

"La società sta facendo di tutto per riportare la squadra dove merita già dal prossimo anno. Sono 4 anni che l'Inter non vince un trofeo, dobbiamo tornare subito ai livelli abituali perchè l'Inter non è abituata. L'anno prossimo sarà un anno di tante vittorie".

IL DERBY?

"Non stanno bene come al solito Inter e Milan ma il derby è una partita unica. E' una delle più importanti d'Italia, è sempre attesa anche se le due squadre non vivono un buon momento. Dobbiamo giocare con la testa, bene, con rispetto ma portare la vittoria a casa