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JZ: “Inter punta sui giovani. WM? Volevo giocare quel derby”. Maldini: “Quei fischi…”

Eva A. Provenzano

Javier Zanetti e Paolo Maldini questa mattina hanno incontrato 450 ragazzi delle scuole superiori milanesi e con loro hanno parlato di rispetto per se e per gli altri. Durante l’incontro, che fa parte del progetto di Fondazione Milan e...

Javier Zanetti e Paolo Maldini questa mattina hanno incontrato 450 ragazzi delle scuole superiori milanesi e con loro hanno parlato di rispetto per se e per gli altri. Durante l'incontro, che fa parte del progetto di Fondazione Milan e Braun, #rispettailmiostile, i due ex capitani di Inter e Milan hanno parlato con i giovani presenti all'evento e risposto alle loro domande. Fcinter1908.it era ovviamente presente all'evento. Ecco cosa hanno detto i due campioni:  COSA PENSATE DEI RAGAZZI DI OGGI?

Maldini: "Ho sempre cercato di non scindere uomo e giocatore anche in campo. Quello che ero in campo ero anche nella mia vita. Ho gestito la mia persona così. Io ho due maschietti di 18 e 13 anni, hanno due caratteri completamente diversi. Io da giovane ero problematico. Ero attratto da cose non proprio positive, ma mi sono sempre fermato al punto in cui potevo tornare indietro. Sono esperienze che ti indicano la strada giusta da intraprendere. Io i giovani di oggi li vedo bene, devono credere in qualcosa. Le difficoltà ci sono. Anche noi abbiamo avuto tanti momenti difficili, il talento non basta, quando ci sono degli obiettivi e una certa educazione. Ed è importante parlare e condividere i propri problemi perché parlando le cose si risolvono".

Zanetti: "I miei bimbi sono ancora piccoli. Sono diversissimi tra loro e da me, al piccolo piace il calcio, al più grande non gliene importa nulla di pallone. Devi sempre restare te stesso. I giovani li vedo bene, quando uno ha una difficoltà quello che conta è come la affronta, le strade negative sono quelle più facili da intraprendere. Non è semplice trovare la strada giusta, ma bisogna sempre saper tornare indietro per crescere". 

SEGUITE LA STESSA DIETA CHE SEGUIVATE DA GIOCATORI?

Zanetti: "Io ho sempre mangiato bene senza ingrassare, siamo comunque in attività e stiamo abbastanza bene per ora".

Maldini: "Ho sempre molto appetito, ma la dieta è sempre stata abbastanza sana, ho delle linee guida abituali". 

PAOLO, L'ULTIMA PARTITA TI HANNO FISCHIATO: COSA HAI PROVATO?

"No, non è stato un momento facile, ma è stato anche un momento positivo. Ci ricordiamo della piccola parte dei tifosi che hanno fischiato, ma ce ne erano anche tanti che hanno applaudito. Sono una persona pensante, ho sempre detto le cose come stavano alle persone che non la pensavano come me e quello è stato per me un momento brutto ma anche di successo perché ha marcato una linea grossa tra me e quel tipo di calcio". 

JAVIER, COSA E' SUCCESSO E COSA HAI PROVATO QUANDO MAZZARRI NON TI HA SCHIERATO AL DERBY?

"Niente, non è successo niente (ride.ndr) sono rimasto in panchina abbiamo perso, per fortuna ho giocato un pochettino l'altra gara, con la Lazio, che era l'ultima. Ho rispettato la scelta dell'allenatore a proposito di rispetto. Questo non toglie che volevo giocare (sorride.ndr)".

COSA SI PROVA AD ESSERE CAPITANI E BANDIERE, CHI NELLA ROSA ATTUALE DELLE VOSTRE SQUADRE PUO' INTRAPRENDERE IL VOSTRO STESSO PERCORSO?

Zanetti: "Per me che sono straniero, essere diventato un punto di riferimento per l'Inter è stato bellissimo. Ho avuto rispetto da tutti e questo è quello a cui tenevo di più. Tutti i ragazzi che sono oggi all'Inter sono molto giovani e mi auguro che provino a ripercorrere i nostri passi, è stata una bella carriera e siamo contenti di quello che abbiamo fatto".

Maldini: "Da bambino tifavo Juve, poi ho giocato nel Milan. Poi la storia di mio padre mi ha legato al Milan. Il mio rapporto con il rossonero è incredibile ed essere diventato capitano dopo papà è stato stupendo. È stato un onore che mi sono preso molto volentieri. Per quello che riguarda la rosa attuale, spero che De Sciglio possa fare un percorso simile. Anche per ruolo potrebbe fare una carriera come la mia". 

COME SI INSTAURA IL RISPETTO TRA AVVERSARI?

Zanetti: "Ho sempre avuto ammirazione per Paolo perché quando ero in Argentina lui già cominciava a giocare e conoscerlo di persona e frequentarsi anche fuori dal campo ho scoperto una grande persona ed è stato un piacere incontrarlo sul campo". Maldini: "Spesso non si capisce che per novanta minuti i giocatori battagliano sul campo, discutono, ma non si vive come i tifosi, non ci sono poi problemi tra i giocatori. Nei derby tanta rivalità ma sana e questo credo che abbia contribuito che il derby di Milano sia sempre molto tranquillo. Il rispetto che c'è in campo viene avvertito dalla gente. Devi batterti per vincere, ma quando hai dato tutto sei sereno e devi solo accettare il risultato, bisognerebbe educare i tifosi alla cultura sportiva". 

COSA FATE ORA CHE AVETE SMESSO DI GIOCARE?

Zanetti:"C'è sempre tanto da fare, dedicarsi alla famiglia. In più adesso ho un altro ruolo all'Inter. E poi ti rendi sempre utile in tutte le cose che fai".

Maldini: "Faccio soprattutto il papà, prima tante cose me le ero perse. Ho altre attività fuori dal calcio e ho cercato di prendermi tempo per me stesso. Anche un caffè con gli amici prima era complicato. Sono tante piccole cose che il calcio ti toglie e io me ne sono riappropriato". 

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Zanetti: "Credo che siamo in una fase di cambiamento e si sta lavorando di più sui giovani. L'Inter lavora con il settore giovanile e credo che se vai a vedere la prima squadra in tanti si allenano dalla Primavera ed hanno una possibilità, non è semplice ma credo che in futuro si dia più spazio a giovani". Maldini:"Anche le regole stanno andando nella direzione di dare più spazio ai giovani, i giovani italiani devono però darsi una mossa perché non è sempre colpa degli altri e devono credere nelle loro capacità". 

CORI RAZZISTI, COME SI VIVONO?

Zanetti: "Sono situazioni complicate da accettare. Quando un compagno soffre di queste cose rimani male, gli stai accanto. Mi è capitato che uno dei miei compagni voleva andarsene dopo i fischi, dobbiamo migliorare, è una questione di cultura, e quando si imparerà ad avere un certo tipo di atteggiamento cambierà il mondo dello sport". Maldini: "Sono mancanze di rispetto fatte solo per offendere i giocatori e sono da combattere e ingiustificabili come comportamenti". 

RIMPIANTI?Maldini: "Abbiamo avuto talmente tanto che è difficile dirlo. Ho perso delle finali, non ho vinto il Mondiale, ma se faccio un bilancio è tutto molto positivo". Zanetti:"Si può avere qualche rimpianto, ma bisogna accettare le diverse situazioni e i diversi momenti".