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L'amichevole di sabato 27 luglio tra Inter e Amburgo diventa uno spunto per rievocare antiche emozioni. E' quanto ha dichiarato in un'intervista rilasciata ad un portale sportivo tedesco Jurgen Klinsmann, che per i due club nutre un legame profondo. Da una parte l'amore per l'Amburgo che ha connotato la sua infanzia, dall'altra una società, quella nerazzurra, che ha significato moltissimo per la sua carriera. "E' una gara, questa, che mi suscita moltissime emozioni. La società nerazzurra è stata quella più importante per la mia carriera professionistica perché mi ha consentito di fare un salto dallo Stoccarda ad un club di fama mondiale. Il fascino dell'Inter? Risiede nella tradizione, nella storia e nell'importanza che ha nel mondo e nel calcio italiano. E' più di un club."
GLI ANNI 1989-1992 - "E' stato un periodo molto istruttivo. Se penso ai momenti più belli mi vengono in mente naturalmente la vittoria in Coppa Uefa, i duelli con il Milan e le partite con il Napoli di Maradona. In quegli anni il regolamento permetteva l'impiego di soli tre stranieri per squadra: all'Inter c'eravamo io, Andi Brehme e e Lothar Matthaus, al Milan i tre olandesi mentre il Napoli aveva puntato sugli argentini. Ho mantenuto i contatti con la società. L'anno scorso ho rivisto Ernesto Pellegrini in occasione di una partita giocata a Genova ed è stato un bellissimo incontro."
IL NONO POSTO DELL'INTER - "Non si può misurare l'Inter da una stagione, è chiaro che si è trattato di uno scivolone. La società prenderà tutti i provvedimenti necessari a spingersi nuovamente nei primi posti. E sono sicuro che l'Inter ce la farà."
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