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Habemus Kovacic. Ieri sera il giovane croato, secondo la Gazzetta dello Sport, ha dimostrato quanto può diventare decisivo in prospettiva e di come faccia bene l’Inter a credere in lui.A soli 20anni gioca come se ne avesse 30. Dei giocatori in campo ieri è stato quello che ha giocato più palloni e ha rischiato di più. Un dato emblematico: su 80 passaggi ne fallisce soltanto 8. La precisione, in questo caso è figlia di una tecnica sopraffina che, adesso, dovrà essere messa ancora di più al servizio della squadra. Qualche numero: 6 lanci, 1 cross, 2 sponde, 4 occasioni create, 7 recuperi, 10 dribbling tentati (5 riusciti), 2 falli subiti. In soldoni: Kovacic salta con impressionante facilità l’avversario diretto, crea la superiorità numerica e qui dovrebbe avere a disposizione una doppia soluzione di passaggio, cosa che ancora manca all’Inter. Già, perché neanche Superman riuscirebbe a effettuare dieci dribbling consecutivi. Se hai un giocatore con simili caratteristiche, dotato di fantasia e colpi geniali, devi costruire attorno a lui una solida impalcatura e fare in modo che gli altri ne assecondino i movimenti. Icardi, per esempio, contro il Napoli tocca soltanto 33 palloni. Pochi. Anzi: pochissimi, soprattutto se si considera che ne perde 7. La coperta nerazzurra, insomma, è ancora abbastanza corta.
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