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E' la speranza dell'Inter, la luce in fondo al tunnel. Se c'è una cosa positiva in quest'annata storta, quella è l'arrivo di Mateo Kovacic. Appena ha messo piede sul pianeta nerazzurro, il suo sorriso ha conquistato i tifosi interisti che dopo averlo visto giocare, hanno capito che su di lui si deve puntare tutto, che la parola futuro con lui ha un senso. Javier Zanetti di lui dice: "Sarà importantissimo per noi, per ricostruire dobbiamo trovare tanti Kovacic". E Massimo Moratti ha fatto da eco al capitano: "Trovare tanti come lui? Si, magari... infatti".
In esclusiva ai microfoni di Matteo Barzaghi, per SkySport24, il giovane croato ha parlato di idee, di tattica e di Strama. Vi riportiamo le sue parole:
"Sono molto contento, l'Inter è un grande club, è una famiglia per me, è un piacere giocare qui. Adesso non stiamo giocando bene. Ci sono stati tanti giocatori infortunati spero che con nuovi arrivi l'anno prossimo diventi una squadra migliore. La pressione non la sento, io non sono ancora un simbolo. In questa squadra giocano simboli come Zanetti e Stankovic che hanno fatto la storia del club. So di giocare bene a calcio, ma so anche di poter fare meglio. La mia posizione in campo? Il mister ha scelto dove devo giocare. A me piace giocare a centrocampo. Strama è giovane, è bravo, ma sul futuro dell'Inter decide la società. Sono felice di stare qui e spero di restare a lungo possibile. Boban? Lui è rossonero. Io nerazzurro (ride.ndr). Io sono Kovacic, io sono io . Modric? Sarebbe bello per noi se giocasse nell'Inter, ma credo che resterà a Madrid. E' bellissimo giocare con lui, perché è bravo e ha talento. Vrsaljko è un mio caro amico, è un bravo ragazzo, ha talento, ma certe decisioni spettano all'Inter".
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