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Il numero dieci nerazzurro, Mateo Kovacic, parla ai microfoni della gazzetta dello sport. Questa l’intervista rilasciata dal calciatore croato:
“sto bene, ho ripreso dall’affaticamento al polpaccio. Sono stati bravi a fermarmi in tempo. Niente di paragonabile all’ infortunio al flessore occorsomi l’anno scorso. In quell’occasioni sono stato fermo 40 giorni e il problema mi ha tormentato anche nei mesi successivi. Contro la Roma è stato di fatto il mio esordio e entrare in una squadra così organizzata ha facilitato il mio compito. La giocata che ha avviato la rete del 2-0 è stata un numero da calcetto. Avevo già giocato contro il Prato, arrivavo dalle vacanze e tra Croazia e Mikonos mi sono allenato. Sono stato tra i più brillanti perché senza allenamenti nelle gambe è più semplice andare spediti”.
Poi il centrocampista nerazzurro interviene anche in relazione alle parole di Thohir, che lo indica come futuro top player dell’Inter insieme a Icardi: “Le parole del presidente mi fanno piacere, tocca a me e posso dire che questa investitura non mi mette addosso alcuna pressione. Il mio ruolo? Da ragazzino giocavo trequartista, poi in prima squadra alla Dinamo mi hanno arretrato come centrale nel 4-4-2. Anche da interno, dove mi schiera Mazzari, mi trovo benissimo, ho spazio per sfruttare le mie accelerazioni, mentre più avanti arrivano pochi palloni e io voglio stare sempre nel vivo del gioco. Ho sempre visto prima il compagno e poi la porta, ma adesso devo cambiare. Solo quando segnerò una decina di gol a stagione, diventerò un giocatore completo.
Si passa poi ai nuovi acquisti:”giocare con Vidic è un piacere, ha dimostrato il suo valore anche contro la Roma. Su M’Vila dico che ha qualità indiscusse, se arrivi a giocare nella nazionale francese non può essere un caso. Yann è ancora dietro con la preparazione, ma ci darà una grossa mano in quel ruolo. Dodo? Tecnicamente fortissimo, con quel sinistro fa quello che vuole, crossa bene e per i nostri colpitori di testa potrà essere un’arma. Sono sorpreso che la Roma lo abbia lasciato partire e felice che l’Inter abbia deciso di puntare sui giovani. Adesso arrivano anche Osvaldo e Medel e dobbiamo lavorare per accontentare i tifosi, che si aspettano tanto da noi. Il primo è uno che vede la porta e lì davanti ci serviva qualcuno perché siamo pochi in relazione alle tante partite, il secondo, invece, è uno che corre per due. Meglio così, potrò concentrarmi di più sulla fase offensiva (ride ndr).La Juve? Senza Conte perdono un po’ e se partisse anche Vidal, perderebbero ancora di più. Lui è un giocatore totale. Il nostro è un gruppo meraviglioso, si parla molto più di prima e ci si vede a cena. La prima a Pinzolo è stata un’idea del mister, la seconda a Washington l’ha pagata Ranocchia. Con chi mi trovo meglio? Juan è un casinista, ma anche Jonathan e Nagatomo continuano a fare scherzi. Mazzarri? Sempre il solito, lavora con la determinazione e la cura di sempre, lo avete visto anche contro Manchester e Real. Thohir, invece, colpisce per le sue doti da comunicatore. Ha buone idee e se riuscirà a metterle in pratica costruirà una grande Inter. Quest’anno potrò ritenermi soddisfatto solo se arriveremo in Champions o se alzeremo l’Europa League”.
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