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Kovacic: “Voglio 10 gol, gruppo fantastico, si parla di più. Soddisfatto solo se…”

Alessandro De Felice

Il numero dieci nerazzurro, Mateo Kovacic, parla ai microfoni della gazzetta dello sport. Questa l’intervista rilasciata dal calciatore croato: “sto bene, ho ripreso dall’affaticamento al polpaccio. Sono stati bravi a fermarmi in tempo....

Il numero dieci nerazzurro, Mateo Kovacic, parla ai microfoni della gazzetta dello sport. Questa l’intervista rilasciata dal calciatore croato:

sto bene, ho ripreso dall’affaticamento al polpaccio. Sono stati bravi a fermarmi in tempo. Niente di paragonabile all’ infortunio al flessore occorsomi l’anno scorso. In quell’occasioni sono stato fermo 40 giorni e il problema mi ha tormentato anche nei mesi successivi. Contro la Roma è stato di fatto il mio esordio e entrare in una squadra così organizzata ha facilitato il mio compito. La giocata che ha avviato la rete del 2-0 è stata un numero da calcetto. Avevo già giocato contro il Prato, arrivavo dalle vacanze e tra Croazia e Mikonos mi sono allenato. Sono stato tra i più brillanti perché senza allenamenti nelle gambe è più semplice andare spediti”.

Poi il centrocampista nerazzurro interviene anche in relazione alle parole di Thohir, che lo indica come futuro top player dell’Inter insieme a Icardi: “Le parole del presidente mi fanno piacere, tocca a me e posso dire che questa investitura non mi mette addosso alcuna pressione.  Il mio ruolo? Da ragazzino giocavo trequartista, poi in prima squadra alla Dinamo mi hanno arretrato come centrale nel 4-4-2. Anche da interno, dove mi schiera Mazzari, mi trovo benissimo, ho spazio per sfruttare le mie accelerazioni, mentre più avanti arrivano pochi palloni e io voglio stare sempre nel vivo del gioco. Ho sempre visto prima il compagno e poi la porta, ma adesso devo cambiare. Solo quando segnerò una decina di gol a stagione, diventerò un giocatore completo.

Si passa poi ai nuovi acquisti:”giocare con Vidic è un piacere, ha dimostrato il suo valore anche contro la Roma. Su M’Vila dico che ha qualità indiscusse, se arrivi a giocare nella nazionale francese non può essere un caso. Yann è ancora dietro con la preparazione, ma ci darà una grossa mano in quel ruolo. Dodo? Tecnicamente fortissimo,  con quel sinistro fa quello che vuole, crossa bene e per i nostri colpitori di testa potrà essere un’arma. Sono sorpreso che la Roma lo abbia lasciato partire e felice che l’Inter abbia deciso di puntare sui giovani. Adesso arrivano anche Osvaldo e Medel e dobbiamo lavorare per accontentare i tifosi, che si aspettano tanto da noi. Il primo è uno che vede la porta e lì davanti ci serviva qualcuno perché siamo pochi in relazione alle tante partite, il secondo, invece, è uno che corre per due. Meglio così, potrò concentrarmi di più sulla fase offensiva (ride ndr).La Juve? Senza Conte perdono un po’ e se partisse anche Vidal, perderebbero ancora di più. Lui è un giocatore totale. Il nostro è un gruppo meraviglioso, si parla molto più di prima e ci si vede a cena. La prima a Pinzolo è stata un’idea del mister, la seconda a Washington l’ha pagata Ranocchia. Con chi mi trovo meglio? Juan è un casinista, ma anche Jonathan e Nagatomo continuano a fare scherzi. Mazzarri? Sempre il solito, lavora con la determinazione e la cura di sempre, lo avete visto anche contro Manchester e Real.  Thohir, invece, colpisce per le sue doti da comunicatore. Ha buone idee e se riuscirà a metterle in pratica costruirà una grande Inter. Quest’anno potrò ritenermi soddisfatto solo se arriveremo in Champions o se alzeremo l’Europa League”.