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L’Inter vince da squadra. Hernanes un tenore con la tonsillite, ma D’Ambrosio indossa il mantello. M’Vila bene solo se…

Alessandro De Felice

L’Inter porta a casa una vittoria pesantissima e lo fa da squadra vera. Gli uomini di Mazzarri scelgono il modo migliore per battezzare il rientro in Europa e dopo un primo tempo tutto sommato brutto, prendono lentamente coraggio fino a...

L'Inter porta a casa una vittoria pesantissima e lo fa da squadra vera. Gli uomini di Mazzarri scelgono il modo migliore per battezzare il rientro in Europa e dopo un primo tempo tutto sommato brutto, prendono lentamente coraggio fino a dominare l'incontro e ammazzarlo col decisivo gol di D'Ambrosio. In terra ucraina il tecnico toscano sceglie il 3-5-1-1 - schema abbastanza speculativo - con Guarin in appoggio a Icardi. La prima frazione di gioco mostra i soliti problemi in fase di costruzione della manovra, l'atteggiamento è corretto, ma i limiti qualitativi del centrocampo si vedono tutti. Ti aspetti qualche acuto da Hernanes, ma il tenore sembra reduce da una tonsillite, stenta a prendere le note alte e finisce per steccare clamorosamente. Ormai sta diventando consuetudine. Il primo tempo veleggia senza grosse occasioni da una parte e dall'altra, c'è di buono che il pacchetto arretrato dell'Inter (diverso per 2/3 rispetto alla gara contro il Sassuolo) appare impenetrabile. I nerazzurri non sbandano mai di fronte agli attacchi avversari.

L'Inter rientra in campo con la stessa formazione ma con piglio decisamente diverso. Nei primi dodici minuti gli uomini di Mazzarri vanno vicinissimi al gol prima con Guarin e poi con D'Ambrosio, ma mira sbagliata e miracolo del portiere negano un vantaggio che a questo punto inizia ad essere meritato. Il tecnico di S.Vincenzo intuisce la crescita della propria squadra e prova a vincerla: entra Osvaldo per Kuzmanovic, l'italo-argentino va a fare la spalla di Icardi, mentre Guarin arretra sulla linea dei centrocampisti. È un'altra Inter. Dopo sei minuti Guarin costringe al fallo Rotan, che dopo aver interpretato la gara come neanche Rocky avrebbe saputo fare, guadagna la via degli spogliatoi per il secondo giallo ricevuto. Strada tutta in discesa per i nerazzurri che schiacciano il piede sull'acceleratore e trovano in Danilo D'Ambrosio l'uomo della provvidenza. L'esterno campano veste il mantello da super eroe, quello che solitamente conferisce poteri particolari, perché vederlo destreggiarsi in area di rigore con le movenze di un centravanti smaliziato lascia di stucco un pò tutti. L'ex calciatore del Torino raccoglie palla e con la punta del piede la lascia scivolare dolcemente tra le gambe di un avversario, prima di scaraventarla in rete con rabbia e precisione. Sarà la rete che deciderà il match in favore dei nerazzurri.

L'Inter rientra a Milano con tre punti fondamentali in tasca e una vittoria che pesa come un macigno. Il gruppo ha mostrato affiatamento e dato continuità alle buone cose fatte vedere contro il Sassuolo. Rivedibile la prestazione di M'Vila, il francese viaggia a una velocità diversa rispetto al resto della squadra, la differenza con Medel si è vista tutta. A risultato acquisito il suo gioco compassato e il fisico da buttafuori viene maggiormente apprezzato, ma se c'è da assaltare l'area avversaria non è esattamente il tipo di calciatore adatto.