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E' un Samuele Longo cresciuto e maturato, quello che la Gazzetta dello Sport ha intervistato nell'edizione odierna. E' soprattutto un Samuele Longo consapevole dell'esperienza fatta all'Espanyol e con le idee chiarissime sul suo futuro. Che non per forza sarà nerazzurro...
VOLEVO SOLO IL VERONA - "So che altre squadre hanno bussato per me alla porta dell’Inter. Ma sono davvero contento di essere andato lì. Ho la sensazione che squadra e società facciano per me.E io seguo sempre il mio istinto. È vero, io sono di quelle parti (è nato a Valdobbiadene) ma non è certo una prerogativa per me."
L'ESPERIENZA ALL'ESPANYOL - "In generale mi son trovato benissimo. È un’esperienza che rifarei. Altra cultura, altra mentalità, meno stress. Nello specifico del lavoro, ero più contento nella prima parte di campionato semplicemente perché giocavo di più."
E L'INTER? - "Lo sapevano che io, come Bardi, preferivo andare a giocare da qualche parte. Poi in futuro chissà. Se sarà Inter bene, ma io rifarei anche un’altra esperienza all’estero. Sogno l’Inghilterra. La Premier mi attira un sacco e penso di avere le caratteristiche adatte per quel calcio."
U21 - "No, non mi pesano le responsabilità. Spero di essere protagonista sia nel club che in azzurro.Ma so che prima di tutto conta il gruppo, non il singolo. Ora ho risolto il problema della spalla e ho una gran voglia di essere protagonista nel prossimo Europeo."
L'ITALIA NON E' UN PAESE PER GIOVANI? - "Speriamo di aver fatto cambiare idea sui giovani. All’Europeo abbiamo dimostrato quanto siamo bravi. Perché fin quando arrivano Higuain o Tevez niente da dire. Meglio per il nostro campionato. Ma spesso capita che noi siamo meglio degli stranieri che arrivano. Solo che bisogna avere la fiducia dei tecnici."
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