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LUGLIO 2013: SVOLTA EPOCALE ALL’INTER, ARRIVA THOHIR!

Quello che sta per succedere all’Inter ha tutta l’aria di essere un evento epocale per la società nerazzurra. Mai, infatti, nei 31 anni di presidenza della famiglia Moratti, il comando era stato diviso con qualcuno. Il dado è tratto dunque....

Riccardo Fusato

Quello che sta per succedere all’Inter ha tutta l’aria di essere un evento epocale per la società nerazzurra. Mai, infatti, nei 31 anni di presidenza della famiglia Moratti, il comando era stato diviso con qualcuno.

Il dado è tratto dunque. La Gazzetta dello Sport conferma, che Erick Thohir, è ormai prossimo a cambiare la storia nerazzurra. Il magnate indonesiano entrerà presto nell’Inter e, salvo sorprese, lo farà in grande prendendosi il 40% delle quote. L’accelerata è stata improvvisa e alla base di tutto, oltre al fatto che c’è necessità di denaro fresco per il bilancio della società, c’è stata sicuramente l’assicurazione che, nel giro di due o tre anni, Thohir potrà diventare l’unico proprietario dell’Inter.Dopo giorni di apparente silenzio, dunque, ci siamo. E l’altro giorno, lo stesso Moratti, ha aperto alla svolta, dichiarando: “C’è la volontà di trovare un accordo per il bene dell’Inter”.  Ora c’è da chiedersi cosa sia cambiato negli ultimi giorni visto che il numero uno nerazzurro aveva sempre detto che avrebbe rifiutato di cedere la maggioranza.

E’ lampante che, durante i continui contatti tra gli studi legali, Cleary Gottlieb per l’Inter e Inner Circle per Thohir, sia stata trovata una formula che soddisfi entrambi. Ma quale? Semplice: Moratti manterrebbe la presidenza, aspetto che ha un grande valore affettivo e simbolico. Ma soprattutto dal «comanda uno o l’altro» si è sposato il concetto del lavorare insieme per rilanciare la squadra e tutto il mondo Inter. Thohir ha capito che era impensabile fare piazza pulita per insediare il proprio management, che l’esperienza di Moratti e del suo staff è preziosa e per questo valeva la pena fare un ingresso light. Moratti per contro ha ricevuto garanzie, non solo economiche, ma anche sulla bontà delle intenzioni dell’indonesiano.