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Le conferenze stampa di Roberto Mancini offrono sempre molti spunti, talmente tanti che spesso alcune sue affermazioni si mescolano con le altre e non assumono la dovuta importanza solo perché immediatamente seguite da altre dichiarazioni altrettanto o maggiormente rilevanti rispetto a quelle precedenti. Peculiarità che marca ancora di più la differenza col passato e con alcune conferenze a tratti soporifere per la mancanza di contenuti interessanti.
Una frase pronunciata ieri dal tecnico jesino è passata probabilmente sotto traccia, ma esprime una nozione che fotografa bene la condizione mentale del gruppo nella precedente gestione tecnica: “la squadra inizia ad avere autostima, questa è la cosa più importante.”
Concetto chiaro, che non lascia adito ad interpretazioni di diverso genere: con Mazzarri si era creato un’atmosfera complicata, i calciatori stessi erano avvolti da un clima di tensione difficilmente gestibile e la difficoltà nel conseguire una serie di risultati almeno decenti stava lentamente influendo sulla personalità dei singoli, che sul terreno di gioco iniziavano anche a peccare sotto il punto di vista dell’autostima.
Gruppo che adesso è in netta ripresa e che con la nuova guida tecnica sta smaltendo le tossine accumulate sotto pressione. Lo stesso Roberto Mancini evidenzia i meriti dei propri ragazzi, che in questi primi giorni di lavoro lo hanno piacevolmente impressionato: “posso dire che si stanno impegnando al massimo, ognuno ce la mette tutta e questa cosa non mi era mai accaduta neanche nelle prime due settimane al City o al Galatasaray.”
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