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Materazzi: “L’Inter ha solo 2 campioni: ecco chi. Il 2002, l’esultanza di Eto’o e Balo…”

Marco Materazzi, ospite di Mondo Inter su Inter Channel, ha commentato il momento dell’Inter in campionato: “Si parla spesso di mentalità ma è facile avere la mentalità quando in campo ci sono 9 campioni e 2 gregari. Oggi è...

Daniele Mari

Marco Materazzi, ospite di Mondo Inter su Inter Channel, ha commentato il momento dell'Inter in campionato: "Si parla spesso di mentalità ma è facile avere la mentalità quando in campo ci sono 9 campioni e 2 gregari. Oggi è l'inverso: ci sono due campioni e nove gregari. E i campioni sono Palacio e Handanovic. Credo che Mazzarri stia facendo un grande lavoro, ci sono i cicli, ci sono i periodi: serve tempo"

THOHIR - "Mi ha dato un'idea di una persona molto concreta. Sorride ma si vede che guarda tutto. La cosa che mi ha sorpreso è che conosceva ogni singolo ex presente a San Siro, uno per uno. E ve lo dico perché ha fatto una domanda specifica ad ogni ex presente. Non vi dico cosa ha chiesto ma erano domande specifiche".

PALACIO - "Non mi ha sorpreso: quando uno fa tanti gol al Genoa può farlo anche all'Inter

ICARDI-MILITO - "Icardi ha sempre fatto bene quando è entrato, è bravo a far salire la squadra ma non è Milito. Milito è sempre Milito".

L'INTER PIU' FORTE - "Ho giocato in un'Inter fortissima ma anche in un'Inter che non era la più forte. Nel 2002 non eravamo i più forti e abbiamo quasi vinto lo scudetto. Ma non eravamo assolutamente i più forti, lo siamo diventati poi con la fame e l'amalgama"

CASSANO - "Anche in sovrappeso è sempre decisivo. Domenica gol bellissimo? Non è che quello contro il Napoli fosse brutto con un gran tiro dopo 30 metri palla al piede"

L'ESULTANZA DI ETO'O CON LE BUSTE - "Era molto carina come idea ma è meglio non spiegarla di questi tempi".

L'INTER DI MOURINHO - "Prendemmo tre pere a Catania, il mister tenne fuori Mario che fece il pranzo con il suo attuale procuratore. Era facile portarlo a Londra ma il mister decise di no e fu brava la società a dare forza al mister. Gli disse: se vuoi lasciare fuori Balotelli fallo pure. Mourinho dopo quella sconfitta ce ne disse di tutti i colori senza esclusione di colpi davanti a tutti. Quella strigliata ci fece diventare un tutt'uno".

BALOTELLI E INTER-BARCELLONA - "Eravamo sul pullman per andare allo stadio e Balotelli disse, forse per scherzare: stasera se entro gioco male. Il mister lo mise dentro per fare il quarto gol perché sapeva che era rischioso andare a Barcellona con solo due gol di vantaggio. E io dovetti picchiarlo perché lui entrò ed effettivamente giocò male. Ma poi sono anche quello che è andato in ospedale a prendergli le merendine dalla macchinetta quando si è operato. Per me Mario è come un fratellino o un figlio. Gli voglio bene anche se ha cambiato sponda".

I GOL PIU' BELLI - "Il più bello è stato quello in rovesciata in Inter-Messina, i più importanti sono stati quelli di Siena (i gol scudetto con Mancini ndr) e il gol in finale Mondiale contro la Francia".

ABBRACCIO CON MOU - "Gli dissi: mi stai lasciando in mezzo alla...come poi è stato. Da due mesi gli dicevo di non lasciarci ma aveva già deciso. Lo dissi anche a Perez di non portarcelo via ma lui sghignazzava perché ce l'aveva già portato via. Siamo rimasti orfani del nostro condottiero e poi è successo quello che è successo".

LEONARDO - "Con Leonardo mi sono chiarito, ci siamo detti in faccia quello che dovevamo dirci. Lui mi ha invitato al Parco dei Principi l'anno scorso, mi ha detto che non sapeva della mia situazione contrattuale, quando poi ho rescisso. Da uomini ci siamo detti le cose in faccia e ci siamo chiariti".

MUSICA - "A me piace la musica italiana ma sono la pecora nera in famiglia. Mia moglie ascolta gli U2 ma anche il rock. A mia figlia, che ha 8 anni, oggi ha chiesto: conosci i One Direction? E lei ha risposto: io ascolto solo i Nirvana, a otto anni. E la madre era fiera".