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Materazzi: “Se ti chiami Inter devi puntare sempre allo scudetto. Fa tutto Mancio. A Ranocchia…”

“La forza dell’Inter? La solidità, quando vinci diverse gare con un gol di scarto e subisci poco si capisce quanto è solida una squadra. Se parti così e trovi la giusta consapevolezza alla fine, se ti chiami Inter, devi per forza...

Riccardo Fusato

"La forza dell'Inter? La solidità, quando vinci diverse gare con un gol di scarto e subisci poco si capisce quanto è solida una squadra. Se parti così e trovi la giusta consapevolezza alla fine, se ti chiami Inter, devi per forza puntare allo scudetto". Dà la carica alla sua ex squadra Marco Materazzi, l'ex difensore, attualmente allenatore del Chennaiyin, squadra che milita nella Indian Super League, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su Rai RadioUno.

Il campione del mondo a Germania 2006 dice la sua sul momento della formazione guidata da Roberto Mancini che dopo il successo col Chievo resta a punteggio pieno con 12 punti in 4 giornate. Un avvio di campionato inaspettato che in casa nerazzurra mancava dai tempi di Hector Cuper anche se quell'Inter non riuscì poi a restare in vetta al campionato fino alla fine: "Quella volta ne successero di tutti i colori, inutile rivangare. Adesso ci sono due gare casalinghe e dovranno sfruttarle al massimo conquistando 6 punti -prosegue Materazzi-. L'Inter deve puntare ai primi due posti perché permettono di fare mercato senza pensare ai preliminari".

"L'acquisto più azzeccato è quello di Jovetic. In estate la società ha lavorato a stretto contatto con Mancini che è la mente, credo abbia fatto tutto lui, non me ne vogliano in società -spiega Materazzi-. Il Mancio è quello che ha più credibilità, è la persona giusta per far tornare dei campioni anche se come allenatore Mourinho resta comunque il numero uno in assoluto".

L'Inter, un solo gol al passivo in quattro gare, sembra aver trovato la quadratura del cerchio anche in difesa con la soluzione di Medel centrale, da Materazzi arriva un consiglio per il capitano nerazzurro Ranocchia costretto a restare in panchina: "Ad Andrea direi di dare tutto in allenamento ed esser capitano al di sopra di tutto provando a conquistare un posto, ma è difficile perché quando si vince difficilmente si cambia ed è anche giusto così".