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MATTHAUS: “Mai come all’Inter! Thohir? Da lacrime agli occhi. Penso che Moratti…”

Sabine Bertagna

Lothar Matthaus, intervistato in vista dell’amichevole Inter-Amburgo, ha rispolverato i suoi ricordi nerazzurri e ha raccontato che cosa ha significato nella sua carriera vestire la maglia dell’Inter. NON SOLO TROFEI – Il...

Lothar Matthaus, intervistato in vista dell'amichevole Inter-Amburgo, ha rispolverato i suoi ricordi nerazzurri e ha raccontato che cosa ha significato nella sua carriera vestire la maglia dell'Inter.

NON SOLO TROFEI - Il periodo all'Inter è stato senza dubbio il più importante per me. Trofei a parte è stata l'esperienza più bella ed emozionante nella mia carriera di professionista. Avevo un rapporto molto particolare con i tifosi dell'Inter: queste sono cose che non potrò mai dimenticare. E poi sono nate anche delle amicizie speciali. Con i miei compagni di squadra di quel periodo: Giuseppe Bergomi, Walter Zenga e Alessandro Bianchi. Questi sono solo alcuni nomi, potrei elencarne molti altri.

IL RICORDO PIU' SPECIALE -E' difficile da dire. Ma se proprio devo scegliere un'istantanea allora dico la 30a giornata della mia prima stagione all'Inter. Giocavamo contro il Napoli di Maradona e io realizzai la rete decisiva del 2 a 1. Grazie a quella vittoria ci aggiudicammo il campionato in anticipo. 85.000 tifosi sono impazziti di gioia a San Siro, fu un vero delirio.

L'INTER DI OGGI E QUEI SUCCESSI COSI' LONTANI - La mia impressione è che il presidente Massimo Moratti dopo la vittoria della Champions League nel 2010 si sia un po' "stancato". Quel trofeo era il suo sogno. Da quel momento si è un po' tirato indietro economicamente e ha venduto alcuni giocatori per grosse cifre. L'Inter è ad un cambiamento radicale.

UN INDONESIANO IN SOCIETA' -Sì, purtroppo ho seguito la vicenda. Ho osservato lo sviluppo di questa trattativa con gli occhi pieni di lacrime. La famiglia Moratti è l'immagine dell'Inter in Italia. Ma le cose stanno così. Sono i segni di una nuova era del calcio.