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Mazzarri: “E’ anno di transizione, risultato non incide. Con Thohir d’accordo che…”

Dalla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano arrivano le parole di Walter Mazzarri che presenta il suo libro “Il meglio deve ancora venire” e parla anche della prossima partita dell’Inter, quella con l’Udinese. Siamo...

Eva A. Provenzano

Dalla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano arrivano le parole di Walter Mazzarri che presenta il suo libro "Il meglio deve ancora venire" e parla anche della prossima partita dell'Inter, quella con l'Udinese. Siamo presenti all'evento e vi riportiamo le sue parole. 

TUTTI SOTTO ESAME - "Mi fa piacere che Thohir abbia apprezzato il mio lavoro. Da quando ho esordito nella mia carriera mi sono messo sotto esame. Sarà uno stimolo ulteriore e sono d'accordo con Thohir sul progetto e siamo d'accordo sul fatto che in base a come finirà quest'anno sarà più facile programmare il futuro o il lavoro della prossima stagione". 

CONTRATTO - Il prolungamento? Ho detto che è meglio concentrarci sul presente e poi avremo modo di parlarne in futuro. Faremo poi le valutazioni per allungare il contratto, adesso pensiamo alla squadra. Si valuta tutto, cosa fa l'allenatore nei momenti facili e nei momenti difficili, come valuta i giocatori, questo significa programmare. In un anno di transizione il risultato non incide più di tanto, spesso come quello di domenica è un risultato che sfugge dalla logica, nel secondo tempo abbiamo meritato di vincere e abbiamo perso una gara impossibile da perdere. Giocando nello stesso modo spesso fai risultato pieno e per assurdo commentiamo una sconfitta. Chi programma valuta la prestazione, come sono cresciuti i giocatori, come va l'intero anno e credo che le persone che devono farlo hanno le idee chiare. 

IN COSA È CRESCIUTA L' INTER e RABBIA - Io non guardo Fiorentina o Napoli, mi fa un po' rabbia come si è svolta la partita, non abbiamo avuto fortuna, tante gare perse potevano essere vinte e questo mi dà fastidio. Potevamo avere più punti ed essere in posizioni più consone. Anche domenica fino all'ultimo abbiamo giocato bene, si è provato a vincere poi siamo stati beffati. La mentalità trasmessa però potrà fare si che questo modo di fare ci sia anche l'anno prossimo. C'è rammarico di aver gettato punti in partite anomale. 

L'UDINESE - E' una gara insidiosa, nel campionato italiano è sempre così, più giocano a San Siro con due risultati, riescono a metterti in difficoltà, sono situazioni particolari, speriamo di essere un pochino più fortunati ad aprire la partita. 

COSA SI È DETTO AI GIOCATORI - come faccio sempre ho corretto gli errori che ci sono costati due gol. L'Atalanta ci ha messo in difficoltà, poi nel secondo tempo siamo stati bravi, ho visto un grande secondo tempo. Si è visto che i ragazzi mi han dato ragione da un punto di vista della prestazione e ci stiamo convincendo che è necessario non sottovalutare i pericoli.

CONTINUITA' - Se lei pensa a quattro pali in una partita potevano essere gol, specie quelli di Palacio e Jonathan. Il calcio non è una scienza esatta. Si lavora tanto per limitare gli errori. Se non è giornata però la palla non entra. L'occasione di Jonathan sembrava un gol fatto. Di fronte a quello un allenatore si deve fermare. L'unica cosa logica che si poteva fare era stare attenti sul piazzato che ci è costato la partita. È un errore del fato, del momento. Mi aspetto grande attenzione, dobbiamo stare attenti ed essere più tranquilli e cercare di sfruttare tutte le occasioni. 

17 PALI - I numeri son numeri, possono essere limiti. Ma io mi devo basare su ciò che posso intervenire. Se gli altri non creano occasioni e tu ne crei sei sette di palle gol, vanno concretizzate. Ora non facciamo gol al momento giusto, per sfortuna, per qualità e tranquillità che ci manca in certi momenti. La squadra crea e questo è un dato confortante, ecco perché ci serve costruire una mentalità. I 17 legni vanno valutati e quando sono tanti vanno valutati in maniera particolare. Bisogna tenere botta e guardare avanti. 

LA NOSTRA DOMANDA AL MISTER; JUAN JESUS, CHANCE DA TITOLARE? - Ci sono tre partite settimanali. Juan Jesus è anche diffidato, gli altri cinque hanno dimostrato che se sono in forma possono giocare titolari, posso fare dei cambi nel settore difensivo. Ci penserò fino all'ultimo quando avrò parlato anche con i ragazzi che hanno giocato contro l'Atalanta.