- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
twinter
Vittoria doveva essere e vittoria, anche questa volta, non è stata: sarebbe stato un trionfo pesante, sofferto quanto importante, troppo importante, eppure - ad un soffio dal fischio finale - il Verona ha infranto di nuovo i sogni di "gloria" nerazzurri, agguantando un pareggio che ha costretto l'Inter e Mazzarri ad altri fischi, altre critiche e ai soliti problemi.
Al termine del match pareggiato per 2-2, Walter Mazzarri ha parlato così, in questi termini, ai microfoni di Sky Sport:
"Abbiamo giocato un gran primo tempo, poi al primo errore, al primo contropiede, subiamo subito gol. Per noi è stata una mazzata grossa, ma abbiamo reagito e abbiamo creato tanto con tante palle gol. Siamo stati sfortunati a non fare il terzo gol, abbiamo visto 80 minuti di supremazia territoriale, contro una squadra come il Verona che mette in difficoltà tutti. Abbiamo sofferto, ma era prevedibile che i ragazzi soffrissero, con la pioggia e la stanchezza dovuta alle tante gare. Le ingenuità le compiamo ma le paghiamo subito quest'anno. Era difficile verticalizzare con la loro difesa a 4, dovevamo aggirarli e farla girare tanto con la loro difesa schierata, mi sembra che la squadra l'abbia fatto benissimo nel primo tempo. Thohir? Quello che ci diciamo con i dirigenti rimane tra di noi. Rimane che spesso gli episodi non ci vanno a favore. Sull'ammonizione di Medel posso dire qualcosa, secondo me poteva essere risparmiata, su un tiro che non aveva grandi pretese siamo rimasti in 10. E' un periodo così, siamo ai minimi termini, mi sembra che abbiamo tanti infortunati, la sosta ci farà ricaricare, da 7 partite ogni 2-3 giorni giocano sempre gli stessi. Icardi? Mauro pensava lo stessi rimproverando perchè doveva rientrare sul gol, ma non ha capito che volevo tenerlo in campo altri 30 secondi, per mettere Osvaldo nel recupero e tentare l'assalto. Non ha capito e mi è toccato cambiarlo. Io volevo dirgli questo e lui ha capito altro, pensava gli chiedessi di rientrare. Il rapporto che ho con lui è forse uno dei migliori che abbia mai avuto nella mia carriera, non c'è niente da dire. Aveva capito male a caldo, è il nervosismo come capita a tutti per una partita sfuggita così all'ultimo. Gol del pareggio? Ci siamo fatti aggirare, noi siamo abituati ad aggredire, a volte a zona facciamo fatica. A Juan Jesus non ho mai dato un turno di riposo, a volte si può perdere la lucidità. Progetto Inter? In queste cose voglio entrarci il meno possibile, ma il presidente ha parlato di 3 anni, io ho capito così. Quest'anno siamo tornati in Europa, stiamo valorizzando i giovani e vogliamo continuare su questa strada dopo aver fatto il massimo quest'anno. In una piazza così, non abituata a soffrire ma a vincere, è più difficile tutto, anche far crescere i giovani. Lo vedete, mi viene chiesto di far crescere i giovani, lo avete visto anche in EL. Giocano in pianta stabile giocatori come Dodò e Icardi. Poi vedete che non ci gira nulla bene, abbiamo tanti infortunati, ma comunque la squadra è tornata a giocare bene dopo un paio di gare brutte, la squadra gioca, lotta, è unita e fa buon calcio. Io sono ottimista, vedremo, vedremo. "Il meglio deve ancora venire" come citazione? Si, è il mio libro ma non c'entra, era fatto con altri intenti, dedicato a mio figlio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA